A Roma la mostra sul Qhapaq Ñan, il cammino delle Ande tra arte contemporanea e archeologia
La mostra, in corso fino al 22 agosto 2021 al Museo delle Civiltà, racconta l’importanza storica e culturale degli oltre 30mila chilometri dell’antico sistema viario del Qhapaq Ñan, nell’America del Sud, attraverso lo sguardo dell’arte contemporanea
Oltre 30mila chilometri di vie e ramificazioni che toccano sei Paesi dell’America del Sud (Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador e Perù), attraversando aree geografiche diverse e spesso impervie, dalle vette delle Ande, dai deserti e le foreste pluviali, fino alle coste: è il Qhapaq Ñan, il cammino delle Ande, antico sistema stradale creato dagli Incas sulla base di infrastrutture preincaiche, un Patrimonio dell’Umanità (così è stato decretato dall’UNESCO nel 2014) non solo per il sistema di conoscenze che ne ha permesso la costruzione, ma anche per essere stato (e continua ancora oggi a esserlo) crocevia di storia, antropologia, archeologia, saperi ancestrali, tradizioni artigianali. Un flusso di persone e di idee raccontato, fino al prossimo 22 agosto, in una mostra appena inaugurata al MUCIV – Museo delle Civiltà – Palazzo delle Tradizioni Popolari di Roma, promossa da IILA – Organizzazione internazionale italo-latino americana, attraverso visioni e prospettive dell’arte contemporanea.
L’IMPORTANZA DEL QHAPAQ ÑAN
Con la sua storia fatta di scambi di merci, idee e cultura, il Qhapaq Ñan rappresenta un importante mezzo di comunicazione tra i popoli, un modello cui fare riferimento ancora oggi: “è importante ricordare questo splendido modello di integrazione, valorizzarlo e riproporlo in chiave moderna, ad esempio realizzando le infrastrutture viarie necessarie a collegare agevolmente i Paesi della Regione”, spiega Antonella Cavallari,Segretario Generale dell’IILA. “Lo hanno fatto gli Incas, possiamo e dobbiamo farlo anche oggi, in un momento in cui l’aggregazione è fondamentale per affrontare le sfide globali”. La mostra rappresenta quindi un’occasione per scoprire la storia del Qhapaq Ñan attraverso i reperti archeologici della collezione preistorico-etnografica Luigi Pigorini custodita al MUCIV – Museo delle Civiltà, oggetti rurali di diverse epoche precolombiane posti a corredo delle sepolture andine selezionati da Donatella Saviola, americanista del Museo delle Civiltà.
IL QHAPAQ ÑAN VISTO ATTRAVERSO L’ARTE CONTEMPORANEA
La mostra – a cura di Rosa Jijón, curatrice indipendente ex Segretario Culturale IILA, in collaborazione con Nuria Sanz, coordinatrice del Progetto di Candidatura del Qhapaq Ñan del Centro del Patrimonio Mondiale, UNESCO – Parigi, José de Nordenflycht, storico e critico d’arte e Donatella Saviola – vede opere d’arte contemporanea entrare in dialogo con questo patrimonio culturale, dando vita a visioni e riflessioni che possano rileggerne i contenuti. Gracia Cutuli (Argentina), Joaquín Sánchez (Bolivia), Cecilia Vicuña (Cile), Gabriel Vanegas (Colombia), Estefanía Peñafiel Loaiza (Ecuador) e Mariano León (Perù) sono gli artisti invitati dal curatore José de Nordenflycht, cui si accosta l’opera del fotografo documentarista cileno Claudio Pérez, Qhapaq Ñan ATACAMA, lavoro antropologico e geografico nato dall’osservazione della resistenza culturale di questi territori. “La cooperazione fra i popoli è un’eredità del Qhapaq Ñan, la comunicazione e l’interscambio e la collaborazione che favorì questo sistema di cammini deve essere un esempio per il mondo che ci aspetta”, spiega Rosa Jijón. “Affrontiamo l’incertezza, la paura e le restrizioni, questo pianeta fragile ha bisogno della nostra attenzione e di una permanente coesione per non distruggerlo e per non distruggerci”.
– Desirée Maida
Roma // fino al 22 agosto 2021
Qhapaq Ñan, Il grande cammino delle Ande
Museo delle Civiltà – Museo Preistorico ed etnografico Luigi Pigorini
Piazza Guglielmo Marconi 14
www.iila.org
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