Tenuta Casenuove: in Toscana nasce una nuova cantina d’arte
Nuova proprietà per la tenuta a Panzano in Chianti. Il collezionista Philippe Austruy punta forte sull’arte contemporanea e nonostante la pandemia parte col suo progetto: primo artista per far partire la nuova collezione site specific è Pascal Marthine Tayou. Tutto supervisionato da Galleria Continua
IL RILANCIO DI TENUTA CASENUOVE
E poi c’è il contesto agricolo: la Tenuta Casenuove – storica realtà riportata nelle carte fin dal 1600 – smarritasi negli scorsi anni. Un lavoro approssimativo nei campi e poca attenzione agli ultimi approcci sostenibili. Nel 2015 però si è cambiato registro e grazie alla nuova proprietà – l’imprenditore Philippe Austruy – si è iniziato a fare sul serio. La cantina è stata riprogettata senza badare a spese, sono stati introdotti in azienda una serie di giovanissimi capaci, si sono espiantate vigne non idonee puntando su vitigni autoctoni di queste colline, si è riprogettato il percorso di visita e di lavoro degli spazi (grazie agli architetti dello studio Hydea di Firenze), si è aumentata la superficie di vigna passando da 16 a 30 ettari (i restandi 100 sono a bosco). E poi si è fatto ciò che al proprietario, incallito collezionista, appassiona di più: puntare forte sull’arte contemporanea.
PHILIPPE AUSTRUY COLLEZIONISTA
L’idea – che doveva debuttare in pompa magna nel 2020 – era quella di dare avvio ad un programma annuale di residenze in collaborazione con Galleria Continua con l’obbiettivo di creare una collezione site specific frutto delle residenze in azienda: si fanno stare gli artisti ospiti in tenuta finché non hanno in testa il progetto e poi si realizza. Del resto è qualcosa che Austruy già fa nelle altre sue tenute, come ad esempio in provenza a Peyrassol dove la collezione spazia da Ugo Rondinone a Dan Graham passando per Bertrand Lavier, Daniel Buren e Carsten Höller. Mentre dallo scorso 20 giugno si è intallata un’opera gigantesca di Loris Cecchini assieme ad una personale di Anish Kapoor nella galleria espositiva e ad altre novità che configurano una autentica cantina-museo come testimonia il filmato qui sotto.
TENUTA CASENUOVE E L’ARTE CONTEMPORANEA
E comunque nonostante tutto nel 2020 si doveva iniziare e alla fine si è iniziato. Il primo artista ospite è stato Pascale Marthine Tayou (Yaounde, 1966). Il camerunense, da una vita nella scuderia della Galleria Continua, ha realizzato una serie delle sue sculture in cristallo dedicata all’azienda: i dieci totem zeppi di elementi distintivi vogliono rappresentare i personaggi che stanno impegnandosi per il rilancio di questa cantina, dall’enologo al trattorista. La visita delle opere è aperta per per chiunque prenoti una degustazione di vini ed è una bella scusa per visitare tutta Casenuove. E, se le cose andranno avanti, ogni anno (“o magari anche due volte l’anno” sussurrano dal team della Tenuta) ci saranno opere in aggiunta.
LO SPAZIO ESPOSITIVO E LA GALLERIA D’ARTE A PANZANO
Ma non finisce qui. Oltre alla collezione permanente e site specific con incrementi temporanei, la tenuta ha riservato una sala a mostre temporanee. In queste settimane c’è Susanna Pilar. Di più: nel vicino paese di Panzano in Chianti, la Tenuta Casenuove ha aperto proprio una galleria d’arte (attualmente una mostra proprio di Loris Cecchini) negli spazi soprastanti allo spaccio aziendale di vendita diretta. Anche questo un progetto che doveva essere comunicato, raccontato, presentanto e che invece – inaugurato nel settembre 2020 – è andato a sbattere contro lockdown e quarantene. Ora è finalmente il momento di esplorare queste novità che rilanciano il Chianti come destinazione per chi è a caccia di contemporaneo oltre che di vino e colline.
-Massimiliano Tonelli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati