Giardini segreti e sentieri d’arte a Parma. L’esperienza di Interno Verde
Si sono svolte le giornate di Interno Verde a Parma. Ecco cosa abbiamo visto, in attesa delle edizioni di Mantova e Ferrara. Tra architettura, Land Art e spirito green
Ristabilito il ruolo di Parma ‘Capitale Italiana della Cultura’ per tutto il 2021, tra i vari progetti sicuramente di grande interesse va segnalato Interno Verde, due giorni per esplorare i meravigliosi giardini segreti della città. Un itinerario ‘slow’, da percorre a piedi o usando la bicicletta, che offre scorci inediti e spesso inaccessibili al pubblico. Grazie alla generosa disponibilità delle famiglie, delle istituzioni e delle aziende coinvolte, si sono esplorati silenziosi chiostri rinascimentali e piccole corti fiorite nascoste allo sguardo dei passanti; giardini all’italiana disegnati da aiuole e siepi di bosso; insospettabili orti sospesi e frutteti urbani collettivi; antiche aree ripristinate dopo anni di abbandono e finalmente accessibili. Fino a giungere a spazi verdi più monumentali come l’Orto Botanico di Parma, il Parco Ducale e il Parco della Cittadella.
TRA ARCHITETTURA E BOTANICA
Ogni giardino è accompagnato da informazioni di carattere botanico, storico e architettonico. Il percorso è a cura dell’organizzazione ‘Il Turco’, con l’obiettivo di promuovere una più completa comprensione del passato e una maggiore consapevolezza del patrimonio presente. Offrire sia ai cittadini locali che ai turisti l’opportunità di conoscere ciò che si nasconde dietro i muri di cinta e le eleganti facciate dei palazzi, in una piacevole esperienza all’aperto e in mezzo alla natura. Parallelamente a questo percorso nel verde urbano, si snoda un nuovo Sentiero d’Arte che collega il Castello Medioevale di Torrechiara con il paese di Langhirano, famoso per i suoi prosciuttifici, costeggiando una bellissima via d’acqua. Circa dieci chilometri di cammino collinare, in mezzo a vigneti di Malvasia, orti, campi di grano, boschi, rogge.
LAND ART A PARMA
Le opere che punteggiano il paesaggio sono installazioni di Land Art realizzate appositamente per l’occasione, in prevalenza da artisti emiliani quali Alberto Vettori, che è anche ideatore dell’iniziativa, Oscar Accorsi, Danilo Cassano, Graziano Pompili. Interessante la presenza di parecchie figure femminili, che si confrontano con grandi sculture in metallo o imponenti interventi paesaggistici, tra cui Mirta Carroli, Lorella Salvagni, Candida Ferrari con l’opera ‘Giardino Magnetico’, Antonella De Nisco interprete di tecniche legate alla manualità e alla naturalità dei materiali. Promotrice dell’intero progetto, insieme alle istituzioni locali, è l’azienda Galloni di Langhirano, che da alcuni anni ha attivato un programma per la valorizzazione del territorio e del paesaggio, attraverso la produzione di eventi e di opere d’arte. Queste pratiche offrono una nuova indagine sulla natura, riletta attraverso il linguaggio artistico, in cui viene riconosciuta la specificità del paesaggio non separabile dalla valorizzazione del patrimonio culturale.
–Claudia Zanfi
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