Dialoghi sulla pittura. Marcello Nitti e Niccolò Masini a Lecce
Il Must di Lecce ospita il dialogo pittorico tra Marcello Nitti e Niccolò Masini. Tra rimandi all’attualità e immagini senza tempo.
Il linguaggio pittorico come strumento per rileggere il mondo fenomenico, flagellato e mutato dalla pandemia, l’atemporalità dei luoghi ritratti, la ricerca sulle immagini accomunano la poetica di Marcello Nitti e Niccolò Masini, originari rispettivamente di Taranto e di Genova. Nonostante provengano da percorsi diversi e presentino stili dissimili, i due artisti ‒selezionati dal progetto CreArt ‒ dialogano nella doppia personale Immagini/Immaginari, a cura di Lorenzo Madaro, allestita al Must di Lecce fino al 21 giugno.
LA PITTURA DI MARCELLO NITTI E NICCOLÒ MASINI
I cieli neri, che sovrastano un mare bianco lattiginoso senza tempo, solcato da presenze antropomorfe fluttuanti – in gruppo e singole ‒, costituiscono il leitmotiv dell’opera di Niccolò Masini, che racconta il vuoto, la dispersione, il nulla in cui l’umanità è immersa, costretta a un continuo pellegrinaggio tra i meandri dell’angoscia sartriana.
Più statica e contemplativa, ma sempre, inesorabilmente atemporale e cupa, nonostante la gamma più ampia di cromie adoperate, appare, invece, la dimensione pittorica di Marcello Nitti, in cui, tra arcobaleni spezzati, cieli tempestosi ed enormi alberi secolari, ricorre la figura del prisma, persino nella forma della tela, come si evince, in particolare, dall’opera Prism Landscape.
‒ Cecilia Pavone
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