Geometrie e astrazioni. Il ritorno di Matt Mullican a Milano
Con la mostra “Centered”, ospite della galleria Massimo De Carlo, Matt Mullican riporta in Italia la tecnica del rubbing, restituendo ancora una volta una visione geometrica e dualista.
L’artista statunitense Matt Mullican (Santa Monica, 1951) è tornato a Milano alla galleria Massimo De Carlo a Palazzo Belgioioso con Centered, serie di tele quadrate, acquerelli e inchiostri su legno realizzati con l’antica tecnica del rubbing. Questa prevede il trasferimento di immagini attraverso uno sfregamento ‒ una pratica divenuta costante nella produzione di Mullican già dalla metà degli Anni Ottanta. Esposti al pubblico anche lo stendardo Untitled (Center Chart Framed) (2021) e due produzioni inedite inclusa 3D Overall Chart (2021), che grazie alla realtà aumentata rimanda alle performance in trance dell’artista degli Anni Settanta, evocando la somiglianza tra realtà parallele e illusorie.
IL DUALISMO DI MULLICAN
La produzione di Mullican ruota ancora una volta attorno a geometrie e dualismi astratti che pongono in stretta relazione corpo e mente, così come realtà e percezione: per restituire questa relatività dell’oggetto e universalità del concetto, l’artista ha costruito un complesso sistema di segni (che include lettere e simboli), a cui corrispondono una sistematizzazione dal taglio enciclopedico e un’esecuzione essenziale. Anche i colori scelti dall’artista richiamano una struttura di ordinamento del mondo, visto che a ciascuna sfumatura cromatica corrisponde un livello di percezione, singolo ma connesso agli altri: nero per il linguaggio, blu per la quotidianità, verde per la fisicità, rosso per la soggettività e giallo per le arti.
L’ARTE DI MATT MULLICAN
Attivo dagli Anni Settanta, nella sua carriera cinquantennale Matt Mullican ha sviluppato una cosmologia complessa composta da diagrammi, pittogrammi e simboli che generano un sistema visivo e teorico dalle aspirazioni universali. Il tutto attraverso una pratica eclettica: la sua opera include disegno, pittura, scultura, installazione, video, computer graphic e performance.
– Giulia Giaume
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