Filosofia nel boudoir. Shafei Xia in mostra a Roma
La galleria Francesca Antonini apre ad artisti non “suoi”. Una rassegna di ospitate che parte con una personale godibile ma complessa. Fatta di lavori convincenti anche in virtù della scelta di un supporto particolarissimo.
Shafei Xia (ShaoXing, 1989; vive a Bologna) è il primo nome in calendario di una rassegna di focus su artisti “esterni”, non di scuderia, ospitati dalla galleria Francesca Antonini. Un format concepito come laterale e “leggero” che potrebbe liberare energie inattese.
Si parte con una mostra di tenore picaresco, giuliva e sfrenata, solo in apparenza derubricabile nella sfera dell’illustrativo. A comporla sei acquerelli, di medie e grandi dimensioni, realizzati su carta di sandalo intelata.
Sono lavori in cui accade di tutto e nei quali, comunque, si resta nell’ambito dell’archetipico, dell’arazionale, dell’anti-narrativo. Opere in cui, d’altro canto, l’arcaismo dell’intreccio tra erotico e simbolico viene rinfrescato da una vena allegramente cinica e prosaica.
Molta della magia promana dal particolare supporto scelto, che con le sue venature conferisce un’atmosfera sorprendentemente rupestre a fantasie sadiano-felliniane, circensi e settecentesche.
– Pericle Guaglianone
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati