Basilicata: a Pietrapertosa arriva l’opera permanente dell’artista Emily Jacir
Torna in Basilicata l'opera di pietra dell'artista Leone d’Oro alla Biennale di Venezia. Il lavoro sarà collocato in maniera permanente nel paese
Torna in Lucania, nella meravigliosa Pietrapertosa, l’opera dedicata al paese della provincia potentina dall’artista palestinese Emily Jacir. Dopo essere stata esposta a Torino in occasione della mostra Push The Limits, allestita dalla Fondazione Merz tra lo scorso settembre e il 26 febbraio di quest’anno, l’opera “Pietrapertosa” è tornata dal 4 agosto in pianta stabile nel territorio dove è stata pensata, nel periodo di residenza artistica di Jacir per Matera 2019. A presentare l’opera, nel giardino di comunità del progetto Gardentopia curato da Pelin Tan, in via della Speranza, sono stati l’artista Emily Jacir, la sindaca Maria Cavuoti, il direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019 Giovanni Oliva, la manager Sviluppo e Relazioni Rossella Tarantino, con un accompagnamento musicale del Complesso Bandistico Città di Pietrapertosa e del dj e producer Daniele Antezza (del duo Dadub).
L’OPERA PIETRAPERTOSA E IL VALORE DELL’OSPITALITÀ
Realizzata con la pietra delle cave di Gorgoglione (nel materano) da un’azienda di Pignola tutta al femminile, “Pietrapertosa” è una scultura di forma circolare dalle dimensioni di 179 centimetri di diametro e 6 di spessore. Al suo interno sono incise due frasi dal medesimo significato, una in italiano (a cornice) e una in arabo (al suo interno): “Sei venuto tra la nostra gente e la tua vita è sicura”. Il tema che l’artista, Leone d’oro alla 52a Biennale di Venezia, ha sviluppato nella sua opera è proprio la cruciale importanza dell’ospitalità, un valore che unisce per tradizione le popolazioni del mondo agli abitanti di Pietrapertosa (dove c’è per l’appunto il quartiere “Arabata“).
LA BASILICATA E IL LEGAME CON IL MONDO ARABO
In Basilicata si parlano ancora dialetti di derivazione greca, albanese e araba, e in vari momenti della sua storia la Basilicata è stata considerata un crocevia di culture. Il viaggio di “Pietrapertosa” dalla Dolomiti Lucane a Torino e viceversa, è stato concepito come parte dell’opera e vera azione artistica e riflette le storie di migrazione e contaminazione tra Nord e Sud dell’Italia. “L’opera”, ha sottolineato l’artista, “proietta il borgo di Pietrapertosa in uno spazio al di là dei confini nazionali e statali, e in una storia condivisa molto più lunga e antica, un viaggio che lega Pietrapertosa alla Palestina”.
– Giulia Giaume
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