Il museo PART di Rimini apre il suo parco di sculture
Sul retro dei due importanti palazzi medievali che ospitano il museo della Collezione San Patrignano ecco comparire un rigoglioso giardino con sette sculture
Rimini non si accontenta del successo attorno all’inaugurazione del nuovo Fellini Museum e già sfodera un’altra attrazione culturale non da poco. Si completa, infatti, il progetto del PART, il museo d’arte contemporanea della città nato grazie alla famiglia Moratti e alla Collezione di San Patrignano accolte dal Comune di Rimini in due importanti palazzi medievali sulla piazza principale del centro. E si completa con un giardino di sculture aperto al pubblico e alla cittadinanza che sarà inaugurato a settembre ma che è già in questi giorni visitabile.
IL PROGETTO DI LUCA CIPELLETTI DEL NUOVO GIARDINO
Notevoli le soluzioni di allestimento, congegnate come quelle interne del museo, da Luca Cipelletti, che creano un percorso che si può vivere sia come autentico spazio museale che come semplice e rigoglioso giardino all’italiana dove prendere il fresco e rilassarsi.
LA COLLEZIONE SAN PATRIGNANO AL PART
Il modello di collezione è il medesimo di tutto il resto del PART. Le opere sono donate da artisti, collezionisti, benefattori e galleristi al museo che ha l’obbligo di tenerle per 5 anni. Passato questo intervallo di tempo, solo in presenza di progetti speciali a favore della comunità di San Patrignano, le opere possono essere vendute e monetizzate. Uno schema che ha portato al PART decine di donazioni di rilievo. Nel parco ci sono lavori di Chen Zhen, Piotr Uklanski, Kiki Smith, Arnaldo Pomodoro, Giuseppe Penone, Paul Kneale e Alberto Garutti, visibili come percorso aggiuntivo alla visita per chi entra nel museo ma “sbirciabili” anche da fuori, attraverso le ringhiere che affacciano sulla nuovissima e pedonale Piazza Malatesta.
-Massimiliano Tonelli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati