Cos’è umano e cosa no? La mostra di André Romão a Napoli
Per la sua terza mostra personale da Umberto di Marino, l’artista portoghese André Romão presenta un percorso espositivo che trasforma la separazione umano/non umano in un confine valicabile tra specie, genere e classe.
L’identità umana non può essere compresa prescindendo dalla dialettica con l’alterità animale, in quanto la separazione tra l’essere umano e le altre specie rappresenta uno dei principi fondativi della percezione identitaria. Nella mostra presentata alla Galleria Umberto Di Marino, André Romão (Lisbona, 1984) esplora e demarca l’ambiguo confine umano-non umano. Composta da sculture realizzate contaminando materiali naturali e artificiali, tra i quali gusci di cozze, fiori, pelli d’animale e plexiglas, la mostra porta il titolo Le Volpi. Nella letteratura cinese e giapponese, le volpi sono animali ricorrenti e sviluppano abilità soprannaturali, come cambiare aspetto e assumere sembianze umane, rompendo la barriera della specie. La figura della volpe offre all’artista la possibilità di creare un’interconnessione ecosistemica per la quale nessun elemento della mostra risulta isolabile dall’altro, in quanto il sé soggettivo si disperde e si reinventa nei materiali ibridi, ritenendo ogni identità perfusa di alterità.
– Francesca Blandino
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