Arte Laguna Prize 2021: tutti i vincitori della 14esima e 15esima edizione

Fino al 21 novembre sono in mostra, all’Arsenale Nord di Venezia, i vincitori di Arte Laguna Prize, premio per artisti che torna con un grande evento espositivo dopo lo stop imposto dal Covid

Provengono da Spagna, Israele, Cina, Slovenia, Italia, Polonia e Stati Uniti i vincitori di Arte Laguna Prize 2021 che, dopo il lungo stop a causa dell’emergenza sanitaria, ha aperto nuovamente le porte dell’Arsenale Nord di Venezia, dando inizio alla più grande mostra nella storia del concorso, visibile fino al 21 novembre. Curata da Igor Zanti e Matteo Galbiati (con a latere Soul Energy, mostra personale dell’artista vietnamita Henry Le, a cura di Chiara Canali fino al 12 ottobre), la rassegna vede in campo le 240 opere finaliste della 14esima e 15esima edizione del Premio. Tra questi ci sono i tre vincitori assoluti della 15^ edizione e i quattro della 14^ edizione appena proclamati dalle giurie di entrambe le edizioni – insieme ai 42 artisti scelti dai partner internazionali di Arte Laguna Prize per i premi speciali (residenze d’arte, mostre in gallerie, collaborazioni con aziende) – che si aggiudicano 10mila euro ciascuno. Vediamo le loro opere nel dettaglio…

– Claudia Giraud

VINCITORE 15. EDIZIONE – BELÉN MAZUECOS

Belén Mazuecos, Fragile artist Handle with care II

Belén Mazuecos, Fragile artist Handle with care II

La giuria internazionale ha deciso di premiare l’artista spagnola Belén Mazuecos (Spagna, 1978) con l’opera Fragile artist: Handle with care II (2017). L’opera è stata scelta per il suo approccio contemporaneo, e per il modo in cui rappresenta le difficoltà di essere un artista, soprattutto al giorno d’oggi. L’opera funge da pretesto per costruire una metafora di ciò che accade nel mondo dell’arte, evidenziando le complessità di un ecosistema estremamente fragile.

VINCITORE 15. EDIZIONE – MOSHE VOLLACH

Moshe Vollach, 31 cubes

Moshe Vollach, 31 cubes

L’israeliano Moshe Vollach (Israele, 1958) con il suo progetto di arte ambientale 31 cubes (2016) viene premiato per il suo approccio ossimorico verso la land art. L’artista ha dato vita a un’opera molto poetica, basata sull’idea di contrasto e su come gli elementi naturali possano lavorare insieme per trasformare l’opera d’arte: una stringa di 61 cubi di ghiaccio di dimensioni identiche posti nel deserto in una calda giornata estiva, di cui viene documentato lo scioglimento. L’opera indaga il rapporto tra spazio e materia, trattando temi come il riscaldamento globale, i cambiamenti climatici, lo scioglimento dei ghiacci e la desertificazione.

VINCITORE 15. EDIZIONE – GAO YUAN

Gao Yuan, Cloud of the Unknown

Gao Yuan, Cloud of the Unknown

Il film di animazione Cloud of the Unknown (2019) del cinese Gao Yuan (Cina, 1986) è stato scelto per l’abilità dell’artista nello sfruttare le nuove tecnologie per creare un’estetica e uno stile dalla grande inventiva. Attraverso l’animazione dei fotogrammi dipinti a mano dall’artista stessa, viene messa in scena un’opera dal forte sapore esistenziale che riflette sulla natura dello stare al mondo.

VINCITORE 14. EDIZIONE – PRIMOZ JEZA

Primoz Jeza, Frankenstein's Bride

Primoz Jeza, Frankenstein’s Bride

La giuria premia Frankenstein’s Bride (2013) del designer sloveno Primoz Jeza (Slovenia, 1968): uno spazio di lavoro versatile e modulare composto da diversi elementi cromatici, un tavolo contemporaneo che può essere adattato a ogni situazione della vita reale.

VINCITORE 14. EDIZIONE – LEONARDO SINOPOLI

Leonardo Sinopoli, 331, Say their names

Leonardo Sinopoli, 331, Say their names

La giuria premia il giovane performer italiano Leonardo Sinopoli (Italia, 1998) con l’opera 331, Say their Names (2020): una potente dichiarazione performativa che commemora la morte violenta dei tanti membri della comunità transgender in tutto il mondo. Sinopoli scrive lettera per lettera i loro nomi ricordando anche quelli i cui nomi rimangono sconosciuti. L’artista ha memorizzato i nomi delle persone e le date del loro assassinio prima che la tela bianca venga trasformata in un memoriale da un rituale performativo. Il lavoro ci chiama a difendere i diritti delle persone transgender.

VINCITORE 14. EDIZIONE – WITOLD RIEDL

Witold Riedl, Drawings from a liquified forest

Witold Riedl, Drawings from a liquified forest

Per aver saputo coniugare, nell’opera presentata, temi ecologici e ambientali tra i piú urgenti nella nostra contemporaneità e una riflessione sul fare pittorico, il tema della variazione e le possibilità fornite dai materiali, la giuria ha scelto di premiare Drawings from a liquified forest dell’artista polacco Witold Riedl (Polonia, 1969).

VINCITORE 14. EDIZIONE – SAMUELLE GREEN

Samuelle Green, Manifestation

Samuelle Green, Manifestation

Il premio viene conferito all’artista statunitense Samuelle Green (Stati Uniti, 1976) e alla sua opera Manifestation 7 per la forza di una scultura che sa adattarsi sempre allo spazio. Come un organismo cresce e si sviluppa modellando sé stessa e il luogo in cui si inserisce. Composta da una ripetizione di elementi, rigenera a nuova vita anche i materiali di cui si compone.

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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