9 artisti faccia a faccia con New York. A Modena

L’idea di resistenza attraversa la mostra allestita alla galleria Mazzoli di Modena. Un gruppo di giovani artisti si misura con le contraddizioni e le spaccature sociali e urbane della Grande Mela.

È un patto faustiano quello che lega i nove giovani artisti americani in mostra alla galleria Mazzoli di Modena, tutti attivi a Lower Manhattan, area urbana da decennia preda di speculazioni edilizie.
Gli artisti registrano questa lacerazione sociale con materiali di scarto e l’uso di tecnologie superate, vecchi telefoni, fili elettrici. Alexander Shulan, che introduce la mostra nel catalogo, parla della “loro condizione sociale [che] diventa una narrazione di resistenza alla più potente storia del dominio estetico dell’oligarchia di New York”. Questa definizione coglie in pieno lo spirito dei lavori esposti, che riflettono la condizione storico-culturale urbana di New York.

Valerie Keane, Untitled, 2021. Courtesy l'artista & Galleria Mazzoli

Valerie Keane, Untitled, 2021. Courtesy l’artista & Galleria Mazzoli

GLI ARTISTI IN MOSTRA A MODENA

Le opere di Jeffrey Joyal partono da immagini note del panorama americano, trasferite poi su carte o cartoni, le installazioni di Valerie Keane cadono come lampadari dal soffitto e sono composte da materiali realizzati dall’artista per restituire una visione verticale della città.
Se il colore è dato dalla composizione dei materiali negli interventi di Robert Bittenbender, Bradley Kronz ricorre a oggetti di recupero per ricostruire frammenti della sua vita e quindi della sua memoria. I telefoni di Jason Matthew Lee sono autentici reperti tecnologici sorpassati da un vissuto digitale. Maggie Lee, attraverso le immagini disposte come un collage, mette in campo tutto il proprio vissuto. Le sculture di Win McCarthy raccontano l’esterno a partire da ciò che circonda il suo studio. Le rappresentazioni visive di Willa Nasatir oscillano tra figurazione e astrazione, lasciando spazio all’interpretazione dello spettatore. Mentre le sculture e i dipinti di Ben Schumacher sono sismografi che rilevano le diverse interazioni delle immagini provenienti dal mondo dell’informazione.

Claudio Cucco

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Claudio Cucco

Claudio Cucco

Claudio Cucco (Malles Venosta, 1954) attualmente è residente a Rovereto. I suoi studi di Filosofia sono stati fatti a Bologna, è direttore della Biblioteca di Calliano (TN) e critico d’arte. S’interessa principalmente di arte contemporanea e di architettura e dell’editoria…

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