Miami Art Week: le 11 mostre da non perdere
Insieme ad Art Basel Miami Beach torna anche la selezione di Artribune delle mostre da vedere nella settimana dell’arte in Florida
Mentre va in scena la più grande fiera d’arte contemporanea del Nord America, la celebre Art Basel Miami Beach, la città non resta indietro in quanto a mostre. Ecco una selezione degli appuntamenti da non perdere a Miami nei primi giorni di dicembre, tra grandi retrospettive, mostre collettive e installazioni site-specific.
-Giulia Giaume
ICA – BETYE SAAR
All’Institute of Contemporary Art di Miami c’è una rassegna di installazioni immersive e site-specific raramente esposte dell’artista americana Betye Saar. Radicate nell’attenzione critica dell’artista sull’identità nera e sul femminismo intersezionale, nonché sulle connotazioni razziali e di genere di alcuni oggetti, le installazioni di Saar offrono una visione più ampia della spiritualità dell’esperienza afroamericana e diasporica.
PAMM – MARCO BRAMBILLA
Sono molte le mostre in corso al Peréz Art Museum Miami, sulla Biscayne Bay, tra cui spicca l’opera Heaven’s Gate del videoartista Marco Brambilla. Meditazione satirica sulla “fabbrica dei sogni” di Hollywood, è un’opera psichedelica digitale che impiega la stessa tecnologia di composizione computerizzata all’avanguardia dei film a cui fa riferimento. È in mostra fino a febbraio 2022, ma il 3 dicembre 2021 alle 13 c’è un talk con l’artista e il direttore del PAMM Franklin Sirmans.
WOLFSONIAN – AERIAL VISION
Aerial Vision è la più grande mostra del Wofsonian negli ultimi due anni, che recupera dipinti, poster, mobili dalla collezione del museo. L’esposizione esplora l’eredità di alcune invenzioni dell’inizio del XX secolo, come gli aerei e i grattacieli, che hanno introdotto nuovi approcci al vivere, lavorare e viaggiare e hanno aperto prospettive verticali precedentemente inaccessibili.
MOCA – MUSEUM OF CONTEMPORARY ART NORTH MIAMI
Il MOCA presenta My Name is Maryan, una mostra monografica di quattro decenni di dipinti, sculture, disegni e film dell’iconoclasta artista di origine polacca Maryan. Il ricevimento della mostra, aperta fino a fine marzo 2022, si svolgerà il 2 dicembre, in concomitanza con la Miami Art Week. Attingendo a una serie di opere mai esposte prima dalla tenuta dell’artista, la mostra sarà la prima retrospettiva a esaminare tutti i periodi della vita e del lavoro di Maryan, tra i primi artisti-testimoni oculari a rappresentare direttamente la sua esperienza della Shoah.
PATRICIA E PHILIP FROST ART MUSEUM – BOB DYLAN
Retrospectrum è la mostra più ampia e approfondita delle opere d’arte di Bob Dylan mai allestita negli Stati Uniti. Attraversando un arco di sei decenni, l’esposizione (curata da Shai Baitel, direttore artistico del Modern Art Museum di Shanghai) presenta oltre 180 dipinti, disegni, lavori in ferro e oggetti effimeri, mostrando lo sviluppo e la gamma della pratica visiva di Dylan, in tandem con quella del suo canone musicale e letterario. Segnaliamo anche una colazione nel parco con Alfredo Jaar, nel solco della tradizione del museo nata ormai 17 anni fa, il 5 dicembre alle 11.
THE BASS – ABRAHAM CRUZVILLEGAS
Da Collins Avenue lungo la passeggiata centrale del Collins Park, che porta all’ingresso del museo d’arte contemporanea The Bass, i visitatori possono trovare fino ad aprile 2022 Agua dulce, una floreale installazione scultorea su larga scala dell’artista messicano Abraham Cruzvillegas. Commissionato dal museo, il progetto mostra la filosofia dell’artista di autoconstrucción o “autocostruzione”, una pratica di resilienza e generosità che attinge alle tattiche di costruzione precarie e collaborative implementate dalle persone che vivono a Colonia Ajusco, il quartiere d’infanzia di Cruzvillegas a Città del Messico.
LOWE ART MUSEUM – GARI MELCHERS
La mostra An American Impressionist at Home & Abroad: Gari Melchers analizza mezzo secolo di carriera dell’artista di Detroit Julius Garibaldi “Gari” Melchers, e rappresenta una buona occasione per conoscere la varietà di questo maestro americano: dalle scene contadine ispirate ai suoi anni agli Egmonds, in Olanda, ai ritratti di madri e dei loro figli, l’opera dell’artista mostra riferimenti all’impressionismo e al simbolismo. C’è tempo fino a febbraio 2022 per visitare l’esposizione al Lowe Art Museum.
THE MARGULIES COLLECTION AT THE WAREHOUSE
Sono tante e interessanti le esposizioni alla Margulies Collection at the Warehouse: dalla mostra collettiva sui maestri dell’arte povera alle emulsioni fotografiche del 2013 Leviathan und Behemoth di Anselm Kiefer, passando per l’installazione sonora Sleep Close and Fast di Susan Philipsz (2020) e all’attualissimo e polemico complesso scultoreo Situation Room di Will Ryman (2014), che rievoca l’operazione dei Navy Seal che ha portato all’uccisione di Osama bin Laden, l’offerta del museo privato è ampia e varia. Tutte sono visitabili fino ad aprile 2022.
RUBELL MUSEUM
Il Rubell Musem, che dal 2019 è nella sua nuova sede fuori Wynwood ad Allapattah, espone i lavori degli artisti che si trovano in residenza in questo momento – i ritratti del pittore ghanese Otis Kwame Kye Quaicoe e le costruzioni materiche della pittrice-scultrice Kennedy Yanko, entrambi in mostra fino all’autunno 2022 – e dell’anno scorso, come Genesis Tramaine, le cui opere influenzate dalla lettura biblica sono osservabili fino al prossimo gennaio. I visitatori potranno anche vedere l’Infinity Room di Yayoi Kusama e l’enorme collezione permanente dei Rubell, con pezzi di Haring, Boltanski, Hirst e Cattelan.
DE LA CRUZ COLLECTION – THERE IS ALWAYS ONE DIRECTION
La mostra collettiva There Is Always One Direction riunisce dipinti, sculture e installazioni site specific della collezione privata di Rosa e Carlos de la Cruz. La mostra, che deve il suo nome alla scultura di Gabriel Orozco del 1994 Four Bicycles (There Is Always One Direction) esposta nel museo, abbraccia tutti i quasi tremila metri quadri di spazio espositivo con opere di decine di artisti contemporanei, da Carlos Alfonzo a Jorge Pardo, passando per Christopher Wool, Yesiyu Zao e Paolina Olowska.
BAKEHOUSE ART COMPLEX – VANTABLACK
Il Bakehouse Art Complex porta in mostra le opere dell’artista e attivista di Miami Chire Regans alias VantaBlack, in un’esposizione che funge da luogo di resistenza e baluardo di giustizia sociale. Qui l’artista crea uno spazio dove il ricordo collettivo inneschi la guarigione della comunità afroamericana nel solco del movimento BLM. Il museo esibisce anche il suo murale Say Their Names: A Public Art Memorial Project, che riconosce le oltre 250 vite perse a causa della violenza armata, della polizia, dei crimini d’odio, della violenza di genere e di quella domestica.
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