Apre a Mosca GES-2 House of Culture, nuova sede della V–A–C Foundation progettata da Renzo Piano
La fondazione russa, che nel 2017 a Venezia ha aperto un suo avamposto a Palazzo delle Zattere, il 4 dicembre 2021 inaugura la nuova sede a Mosca. Dove? In un’ex centrale elettrica riconvertita a centro culturale da Renzo Piano
La sua apertura è attesa dal 2019, e adesso si accinge a inaugurare all’interno di una enorme area un tempo adibita a centrale elettrica: si tratta della nuova sede a Mosca della V–A–C Foundation, istituzione fondata dal magnate e presidente della multinazionale del gas Novatek Leonid Mikhelson e della studiosa di arte e cultura russa Teresa Iarocci Mavica allo scopo di promuovere in patria e all’estero l’arte contemporanea russa. La Fondazione ha già una sede a Venezia, a Palazzo delle Zattere, edificio del XVII secolo affacciato sul canale della Giudecca inaugurato durante la Biennale Arte del 2017 e contenitore di mostre sofisticate e interessanti; a Mosca invece, il prossimo 4 dicembre, la V-A-C Foundation aprirà la sua sede in patria, concepita come un grande polo culturale destinato ad attività artistiche e aperto al pubblico anche come luogo di aggregazione. GES-2 House of Culture – è questo il nome della nuova istituzione – “sarà un’istituzione aperta, lontana dal modello del museo tradizionale, soprattutto quello russo, che ancora oggi è un luogo chiuso, per specialisti”, ci raccontava Teresa Iarocci Mavica in un’intervista. “Mi piace definire GES 2 come un progetto di architettura sociale, perché si impone di uscire dall’ottica della mera conservazione ed esposizione dell’arte, per diventare un luogo deputato innanzitutto alla produzione culturale. La produzione, il lavoro quale strumento di intervento nel tessuto sociale, un mezzo per rigenerare lo spazio nel quale condividere l’esperienza culturale”. La GES-2 House of Culture andrà così ad ampliare l’offerta del contemporaneo a Mosca, città che in questo momento sta assistendo a un vivace fermento culturale: risale a pochi giorni fa infatti la notizia che vede protagonista uno dei musei d’arte contemporanea più importanti di Russia, il Garage Museum, che recupererà lo storico padiglione Hexagon, nel cuore di Gorky Park, ampliando i propri spazi di quasi 10mila metri quadrati.
LA GES-2 HOUSE OF CULTURE DELLA V-A-C FOUNDATION A MOSCA
La GES-2 House of Culture è un’ex centrale elettrica in disuso costruita nel 1907 e situata nel quartiere Bolotnaya, nel cuore di Mosca. La V-A-C Foundation nel 2015 ha acquisito l’edificio e affidato la sua riconversione a centro culturale allo studio Renzo Piano Building Workshop. L’intera area occupa due ettari di terreno, mentre la GES-2 ha un’estensione di 34.400 metri quadrati ed è suddivisa in 5 parti: l’edificio anteriore (che ospita la piazza, concepita come luogo di incontro per i visitatori), l’edificio principale (di 2.500 metri quadrati; ospita la Prospekt, passerella centrale di GES-2 aperta al pubblico e attorno alla quale sorgono spazi per attività artistiche, un caffetteria, negozi), l’Auditorium (cinema e sala concerto con dieci diverse configurazioni di palco, può ospitare fino a 420 persone), l’ala destra (progettata per artisti russi e stranieri che partecipano a programmi residenziali gestiti da GES-2) e l’ala sinistra (con ristoranti e uffici). A questi spazi, si aggiungono inoltre – nell’area della GES-2 – il Vaults Art Production Centre, oggi adibito a laboratori di falegnameria, metallo, tessile, ceramica, oltre a studi di fotografia, serigrafia, stampa 3D e di registrazione audio e video; un bosco che sorge su una collina artificiale con 600 alberi di betulla e 80mila arbusti; un’area pedonale di 10mila metri quadrati dove, in estate, saranno proiettati film e si faranno concerti.
GES-2 HOUSE OF CULTURE A MOSCA: VISIONE E PROGETTI
Il programma della nuova istituzione mirerà all’esplorazione della cultura moderna russa, riflettendo sui concetti di verità, madre, e cosmo, tutti cliché attraverso i quali la Russia è percepita. Dal 4 dicembre al 13 marzo 2022 sarà presentato un progetto ispirato a Santa Barbara, celebre soap opera andata in onda in Russia dal 1992 al 2002 che ha avuto un notevole impatto sulla società post-sovietica. Santa Barbara – A Living Sculpture di Ragnar Kjartansson è il progetto chiave della stagione, una performance che vedrà l’artista islandese impegnato, insieme alla regista Ása Helga Hjörleifsdóttir e a un cast e una troupe russi, nel girare nuovamente 98 episodi della soap opera in russo, di fronte a un pubblico dal vivo, trasmettendo anche le riprese in un’area speciale. Gli spettatori sono invitati a tornare ai primi giorni della Russia post-sovietica attraverso la performance e a riflettere sulle immagini, i valori e le idee che sono sopravvissute e sono ancora attuali. Ragnar Kjartansson e Ingibjörg Sigurjónsdóttir cureranno inoltre un’altra mostra, intitolata To Moscow! To Moscow! To Moscow!; a questa si aggiunge un altro progetto, When Gondola Engines Were Taken to Bits: A Carnival in Four Acts, ispirato alla canzone Carnival.net della rock band russa Mumiy Troll e comprendente una mostra, un rave, una serie di spettacoli di cabaret e una processione danzante.
– Desirée Maida
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