Best of di Artribune del 2021: tutto il meglio dell’anno
Artisti, curatori, musei, progetti, città, politica: il meglio dell’anno 2021, secondo il team di Artribune
In questo strano anno ancora funestato dalla pandemia guardiamo al meglio (secondo il team di Artribune). Artisti, curatori, musei, gallerie: anche nel 2021, premiamo coloro che maggiormente si sono distinti con la propria ricerca nella scena dell’arte e della cultura contemporanea.
IL BEST OF DI ARTRIBUNE DEL 2020
IL BEST OF DI ARTRIBUNE DEL 2019
IL BEST OF DI ARTRIBUNE DEL 2018
IL BEST OF DI ARTRIBUNE DEL 2017
MIGLIOR GIOVANE ARTISTA – BENNI BOSETTO
Dalla presenza in Quadriennale per arrivare a Io dico Io alla GNAM di Roma e fino all’alta moda, con il progetto Valentino des Ateliers, passando per 00 0 00, l’ultima mostra personale da ADA, Roma. Sono questi solo alcuni dei progetti di rilievo tra 2020 e 2021 – al pari dei nuovi in arrivo per il 2022 da Campoli Presti a Parigi e al MAMbo a Bologna – di Benni Bosetto (Milano, 1987), nei quali mai è apparsa offuscata quella cifra stilistica riconoscibile e personalissima, quanto mobile ed elastica, in grado di trovare esito, di volta in volta, in installazioni, pittura, performance, scultura e, su tutto, il disegno. Su parete o su carta, in grado di esistere in sé, ma anche di farsi scultura, abito, armatura, di abitare con pienezza lo spazio e incarnare il linguaggio dell’immaginazione.
MIGLIORE ARTISTA AFFERMATO – EUGENIO TIBALDI E LAURA CIONCI EX AEQUO
Tante le prove che Eugenio Tibaldi (Alba, 1977) ha affrontato nel 2021: dall’ampio progetto diviso in sette tappe sul tema dell’archivio presso la Tenuta dello Scompiglio ai Giardini abusivi esposti al PAV Parco Arte Vivente in Piemonte, in una mostra a cura di Marco Scotini, che mette insieme ecologismo, post-colonialismo, consapevolezza della fragilità dell’umano e della sua fondamentale importanza. Fino alla personale ancora in corso, presso la sua galleria di riferimento, Umberto Di Marino a Napoli, intitolata Balera. Con questi e altri progetti Tibaldi ha dimostrato di aver raggiunto la piena maturità e di essere uno degli artisti di riferimento della scena contemporanea. Ex aequo Laura Cionci (Roma, 1980) che ha cominciato l’anno con la mostra Prove di (Ri)esistenza alla Fondazione Baruchello per poi spaziare, con la sua pratica relazionale a progetti alla Fondazione Adolfo Pini di Milano, al Murate Art District di Firenze, al Museo della Ceramica a Montelupo Fiorentino. Pietra Miliare di questo strano 2021 la sua performance, presentata non a caso in una galleria che promuove la sperimentazione come Monitor, che ha rappresentato in maniera sostanziale il senso dell’incertezza e il bisogno di abbracciarci in pandemia, nella mostra Fragile a cura di Christian Caliandro.
MIGLIORE ARTISTA INTERNAZIONALE – SIMONE LEIGH
Rappresentante degli Stati Uniti alla prossima Biennale d’Arte di Venezia – e prima donna nera a ricoprire questo ruolo –, Simone Leigh (Chicago, 1967) ha fatto della blackness il suo terreno di indagine, mettendo in campo consapevolezza, senso critico e uno straordinario talento nel rendere leggibile al grande pubblico le peculiarità di un tema sempre più spesso affrontato con superficialità e scarsissima cognizione di causa. Ispirandosi in particolare alla figura femminile, Leigh si interroga sulla questione identitaria attingendo da una profonda conoscenza della storia e da una puntuale decodifica delle istanze contemporanee. Le sue opere scultoreo-installative, al pari degli interventi performativi, restituiscono in maniera immediata l’esito di queste riflessioni, invitando lo spettatore a porsi domande e a prendere posizione come individuo e membro di una comunità.
MIGLIOR FOTOGRAFO – ANTONIO FACCILONGO
Ha vinto il primo premio al World Press Photo 2021 nella categoria Long-term Projects con Habibi, che in arabo significa “amore mio“. È la storia, raccontata in scatti dolci e insieme drammatici, delle rocambolesche fecondazioni assistite alle quali devono ricorrere le tante famiglie palestinesi in cui un membro della coppia è agli arresti nelle prigioni israeliane. Romano, Antonio Faccilongo è rappresentato dalla Getty Reportage.
MIGLIOR FONDAZIONE – FONDAZIONE ADOLFO PINI
È solo in seguito che si riesce a dare la sensazione dell’immensità è il volume (Boîte Editions, a cura di Adrian Paci e coordinato da Silvia Bolamperti), che nel 2021 ha raccolto per la prima volta le attività avviate dalla Fondazione Adolfo Pini dal 2016. Impegnata da anni nella promozione dell’arte e della cultura, in un più ampio progetto di valorizzazione dell’eredità del pittore Renzo Bongiovanni Radice e del nipote Adolfo Pini, che ha voluto e immaginato la Fondazione, l’istituzione è oggi tra le più dinamiche realtà no profit attive in Italia. Nella sede di Corso Garibaldi a Milano si producono mostre temporanee, progetti site-specific, masterclass, presentazioni, spettacoli e incontri con artisti nazionali e internazionali e si sostiene concretamente l’attività di giovani impegnati in tutte le arti, anche attraverso l’erogazione di borse di studio e premi (Pini Art Prize e Premio Fondazione Adolfo Pini – ReA! Art Fair).
MIGLIOR MUSEO ITALIANO – MACRO
Per carità, far peggio della gestione precedente era davvero dura. Tuttavia, bisogna rendere atto al nuovo corso di Luca Lo Pinto di aver dato una sferzata e di provare ogni giorno a raccontare cosa può essere un museo d’arte contemporanea negli Anni Venti del Duemila. La capacità di coinvolgere vari cluster di pubblico (underground, musica, grafica, queer) sta collocando di nuovo il Macro nei percorsi culturali di una certa Roma (e non solo oma) che al museo proprio non ci andava più. Meritorio.
MIGLIOR MUSEO ITALIANO OUTLOOK 2022 – MUSEO DEL 900 A MILANO
Con la proclamazione della cordata capitanata dall’architetta Sonia Calzoni, con Pierluigi Nicolin, Ferdinando Aprile, Giuseppe Di Bari e Bruno Finzi, come vincitrice del Concorso Internazionale di Progettazione Novecentopiùcento, prende corpo il progetto dell’atteso ampliamento del Museo del Novecento di Milano. E così, mentre è già aperto al pubblico il nuovo allestimento della Galleria del Futurismo e si aspetta l’arrivo nel 2022 delle opere della collezione Mattioli (26 opere in comodato gratuito per cinque anni prorogabili, che renderanno la collezione del Museo il fondo futurista più ampio al mondo), il Museo si appresta ad espandersi nel secondo degli Arengari progettati da Portaluppi in Piazza Duomo. Un’impresa ambiziosa per l’arte, l’architettura e l’urbanistica che, grazie a una nuova cubatura di oltre 1000 mq di spazi espositivi, finalmente dona alla città di Milano un museo pubblico dedicato anche al contemporaneo e alle ricerche più recenti. E speriamo che si getti un simbolico ponte tra i due edifici.
MIGLIOR MUSEO INTERNAZIONALE – DEPOT BOIJMANS A ROTTERDAM
L’apertura del Depot del museo Boijmans Von Beuningen a Rotterdam ‒ firmato dallo studio MVRDV ‒ segna un momento spartiacque della museologia moderna. Non è la prima volta che un museo cerca di dialogare (e far dialogare il pubblico) con i suoi depositi, ma è la prima volta che questo avviene in maniera così dichiarata, cercata, lucida. Addirittura, creando un nuovo landmark urbano in pieno centro città. Un landmark urbano perfino ancor più iconico del museo stesso.
MIGLIOR NUOVO MUSEO ITALIANO – ADI MUSEUM DESIGN A MILANO
Dall’idea alla realtà: a lungo immaginato, spiegato, raccontato sulle pagine delle riviste di settore e non, l’ADI Design Museum – Compasso d’Oro ha aperto finalmente le sue porte nel 2021 dopo un cantiere tortuosissimo, ovviamente funestato dalla pandemia. Il nuovo museo, che ospita la collezione storica del “Compasso”, il celebre premio assegnato dall’Associazione per il disegno industriale ai migliori prodotti di design dal lontano 1954, è stato uno dei più grandi successi di quest’anno. L’apertura di un nuovo spazio espositivo dedicato al progetto – di dimensioni imponenti, con i suoi oltre cinquemila metri quadri e ben otto mostre di approfondimento ad accompagnare la presentazione di una collezione già corposa, poiché composta dagli oggetti selezionati dalla prima edizione del premio a oggi – rappresenta una risposta alle incertezze di questo momento storico e un segnale importante per Milano, che intende ribadire il suo status di capitale mondiale del design. Una visita appassionante, tra l’altro, per tutte le età ed un museo collocato nel piacevole contesto di una piazza pubblica pedonale.
MIGLIOR COLLEZIONISTA MECENATE – MAURO DE IORIO
Il 2021 ha visto la Collezione di Mauro De Iorio protagonista dell’apertura di un terzo spazio espositivo a Verona, dopo i due già presenti nella città di Trento. Inaugurata durante la settimana di ArtVerona, questa terza sede ricavata in un’ex segheria degli anni ’30 sorge proprio accanto al sesto centro diagnostico del gruppo Tecnomed di cui è presidente De Iorio, medico radiologo e collezionista. Molte opere della collezione sono allestite anche negli ambulatori e negli spazi comuni del centro medico, in un’osmosi virtuosa in cui l’arte contemporanea entra nello spazio della vita e del quotidiano e si apre alla condivisione con il pubblico.
MIGLIOR CASA D’ASTE INTERNAZIONALE – SOTHEBY’S
Tutti i bilanci di fine anno mostrano segno decisamente positivo e le nuove praterie degli NFT appaiono all’orizzonte del 2022 come attraenti obiettivi da conquistare per le grandi protagoniste del mercato secondario globale. Se sia Christie’s che Phillips possono salutare un anno carico di performance più che soddisfacenti, è Sotheby’s a brillare ancora di più in questa chiusura di 2021, all’insegna del fatturato più ricco dalla fondazione della casa inglese, 7,3 miliardi di dollari, della vendita da record della Macklowe Collection, di lotti iconici – da Botticelli a Banksy – e del lancio di Sotheby’s Metaverse, la piattaforma digitale proprietaria dedicata alla crypto art.
MIGLIOR CASA D’ASTE ITALIANA – IL PONTE
La professionalità consolidata de Il Ponte, che in anno ancora ad alto tasso di complessità ha saputo mantenere la vicinanza ai clienti e insieme trarre vantaggio dall’innovazione digitale, incorona nuovamente la casa milanese. I dati parlano chiaro: il totale delle aggiudicazioni per quest’anno supera i 38 milioni di euro (€ 38.583.925, diritti d’asta inclusi), in un calendario che ha visto susseguirsi 42 aste tra Palazzo Crivelli e viapitteridieci e tra sessioni in presenza e online. A fare la parte del leone è l’arte moderna e contemporanea: il Dipartimento guidato da Freddy Battino conquista da solo 16,3 milioni di euro, seguito dall’antico e dai gioielli.
MIGLIOR SPAZIO IBRIDO – METODO MILANO
In un anno che ha visto nascere moltissimi artist run space, segnaliamo in particolare Metodo Milano è un Unconventional Visual Art Space aperto alla condivisione e sperimentazione delle pratiche artistiche del contemporaneo. Il suo nome prende spunto dalle tecniche costruttive per gallerie in ambito urbano. Lo spazio, un vero tunnel che collega due strade, è situato all’interno di un’autorimessa. Artisti provenienti dal territorio nazionale e internazionale sono invitati a realizzare opere nate in stretto contatto con uno spazio dal forte carattere. L’idea nasce da un’esigenza dell’artista Maurizio Bongiovanni di creare un punto di incontro nella città di Milano. Da ascoltare anche i podcast prodotti da Metodo che affrontano le tematiche più cogenti dell’arte contemporanea e disponibili su Apple Podcast o Spotify.
MIGLIOR PROGETTO 2022 – GALLERIE D’ITALIA A NAPOLI (E TORINO)
È in corso la ristrutturazione di Palazzo Piacentini – realizzato dall’architetto Marcello Piacentini tra il 1936 e il 1939, ex Banco di Napoli – che sarà adibito a nuova sede delle Gallerie d’Italia. Sarà probabilmente il museo più importante in assoluto che aprirà nel 2022, confermando Gallerie d’Italia come l’infrastruttura culturale e museale più robusta del nostro Paese con presenze in tutt’Italia, da Napoli appunto a Milano passando per Vicenza. Una operazione privata importantissima che oltretutto il prossimo anno festeggia 10 anni ed è pronta ad aprire, sempre nel 2022 anche un importante museo nel cuore di Torino.
MIGLIOR MOSTRA – DOMENICO GNOLI – FONDAZIONE PRADA MILANO
È certamente la mostra italiana dell’anno la monografica su Domenico Gnoli (Roma, 1933 – New York, 1970) ospite della Fondazione Prada di Milano. Grazie a una curatela precisa ed essenziale – l’intuizione alla base della rassegna è di Germano Celant – e a un allestimento di pari immediatezza – firmato dallo studio 2×4 di New York ‒, l’omaggio espositivo a un nume tutelare della pittura italiana colpisce nel segno. I due piani del Podium mettono in fila i temi cari a Gnoli, svelando la passione per il dettaglio e per una resa di linee e colori che assorbe la lezione classica traducendola in un nuovo registro linguistico, nel quale il tempo si azzera e l’azione resta scolpita in un momento sempre presente.
MIGLIOR FIERA – THE OTHERS
Nell’anno più difficile di sempre per le fiere d’arte, The Others è riuscita a realizzare il sogno di chiunque: trasformare la crisi in opportunità. Selezione ottima dei progetti (non soltanto gallerie), allestimento spregiudicato ma funzionale, spazi adeguati, “servizi esterni” piacevoli, e soprattutto molto entusiasmo ben riposto e investimenti calibrati e intelligenti. Roberto Casiraghi e Lorenzo Bruni hanno fatto centro.
MIGLIOR EVENTO – BIENNALE DI ARCHITETTURA
Rimandata al 2021 a causa della pandemia, la Biennale di Architettura diretta da Hashim Sarkis ha saputo tener testa a una delle emergenze planetarie più feroci dell’epoca recente, facendone addirittura tesoro. Il profetico titolo How will we live together? – scelto ben prima della tragedia che ci ha investiti – si è riempito di nuovi significati a fronte di un evento che ha scardinato modelli abitativi, relazioni interpersonali e gestione urbana degli spazi. Le chiavi di lettura e le proposte per il futuro suggerite dalla Biennale di Sarkis hanno guardato, senza timore, al tempo in cui stiamo vivendo, ribadendo il ruolo fondamentale dell’architettura: rispondere, concretamente, alle esigenze del presente.
MIGLIORE GRANDE CITTA’ DELL’ANNO – RIMINI
Semplicemente incredibile quel che si è riuscito a fare a Rimini. Una svolta fino al punto da sovvertire il percepito di una città che sino a qualche anno fa era solo riviera e divertimento. Rimini ha aggiunto alla sua identità, nota in tutt’Europa, quella di credibilissima città d’arte e lo ha fatto puntando sui musei (quello su Fellini o il Part), sul teatro, sull’urbanistica trasformando il lungomare. Aggiungici il ruolo trainante della fiera, la crescita della gastronomia (vi dice nulla l’evento Al Meni?) e i crescenti investimenti su infrastrutture, turismo e trasporti e hai come risultato una città attrattiva su tutti i fronti. Vediamo se la città del 2021 si confermerà nel 2022 e a seguire. Dopo 10 anni, infatti, il sindaco Andrea Gnassi, fautore di questo rinascimento, ha dovuto interrompere il suo ruolo per sopraggiunto limite di mandati.
MIGLIOR PICCOLA CITTÀ DELL’ANNO – PECCIOLI
Che Peccioli sia la “piccola capitale italiana dell’arte contemporanea” qui su Artribune (e non solo) qui lo ripetiamo da anni. E allora dove sta la novità? La novità sta che questa cittadina in provincia di Pisa continua a picchiare come un fabbro sulla crescita intellettuale dei propri cittadini, la rigenerazione culturale, l’arte pubblica. Un processo che si è rallentato con la pandemia? Ma manco per sogno! Non solo hanno partecipato alla Biennale di Venezia con un bel pezzo del Padiglione Italia, non solo hanno inaugurato un edificio arditissimo di Mario Cucinella violando lo sciocco tabu italiano che vede l’architettura storica e quella contemporanea come due compartimenti stagni, ma a fine 2021 hanno pure rilanciato con una grande mostra curata da Antonella Nicola e Sergio Risaliti che punta a lasciare ulteriori opere d’arte stabili nel paese e nelle frazioni. Con una capacità efficacissima di coinvolgere i privati. Si parlerà molto nel 2022 dei borghi italiani sotto i 5000 abitanti. Ebbene, Peccioli è il borgo-simbolo sotto i 5000 abitanti. Studiarlo, copiarlo, capirlo potrebbe essere una ottima chiave di lettura.
MIGLIOR CITTA’ OUTLOOK 2022 – ROMA
Ancorché culturalmente resiliente (lo scorso anno la premiammo, addirittura), Roma continua ad essere un disastro amministrativo e di qualità della vita. Neppure la spinta del neo sindaco Gualtieri è riuscita nell’obbiettivo minimo di ripulire la città prima delle festività. E l’amministrazione non sembra intenzionata a mettere sul tappeto riforme strutturali davvero utili (e impopolari!). Tuttavia, vogliamo essere ottimisti e vogliamo pensare che il 2022 possa essere l’anno di Roma. Per quattro ordini di motivi almeno: la nuova amministrazione, che magari prima o poi si sveglierà e comprenderà che o si prendono decisioni nette o si va a sbattere; la prospettiva del Giubileo del 2025; la prospettiva dell’Expo 2030 qualora dovesse essere colta; una vivacità culturale che si sente e si misura ad esempio con la crescita degli spazi culturali indipendenti e non profit.
MIGLIOR CITTA’ STRANIERA – BEIRUT
Sono ormai decenni che la “Parigi del Medio Oriente” è funestata dalle disgrazie, dalla guerra civile fino alla devastante esplosione nel porto. La situazione è tuttora complicatissima, con una grave crisi economica e sanitaria che stenta a rientrare. La straordinaria vitalità cittadina però tiene il punto, e anche in ambito culturale i tentativi sono numerosi, dall’arte alla moda. Una resistenza alle traversie che ricorda la Sarajevo assediata alla fine del XX secolo.
MIGLIOR NAZIONE DELL’ANNO – ITALIA
Quale paese ha gestito meglio la pandemia in Europa? Quale paese è riuscito a contenere (sebbene non ad eliminare) la piaga dei no vax? Quale paese ha puntato forte sulla cultura tenendo aperti i musei, investendo, riaprendo le librerie come simbolo? In quale paese, mentre altri erano ancora in lockdown, fiorivano mostre di livello inusitato? In quale paese i fondi del rilancio si investono finalmente per il recupero delle aree interne e dell’identità dei borghi? Insomma, questo best of non è mai stato granché patriottico però per il 2021 secondo noi la miglior nazione dell’anno è stata lei. L’Italia.
MIGLIOR DIRETTORE DI MUSEO – LORENZO BALBI
Ormai da due anni, tra aperture e nuove restrizioni, i musei – e i loro direttori – hanno integrato nella propria routine l’elaborazione di inedite strategie per mantenere vivo il legame con il pubblico. Lorenzo Balbi, alla guida del MAMbo di Bologna, è riuscito nell’intento, offrendo non solo una programmazione espositiva dinamica e diversificata, ma anche una stimolante occasione di dialogo grazie al progetto Dear you. Sei artisti ‒ Hamja Ahsan, Giulia Crispiani, Dora García, Allison Grimaldi Donahue, Ingo Niermann e David Horvitz ‒ hanno inviato ai partecipanti altrettante lettere-opere, evocando le modalità della corrispondenza amorosa e puntando lo sguardo sulle conseguenze dell’epoca pandemica – dalla perdita di contatto con l’altro alle trasformazioni dell’idea di confine.
MIGLIOR CURATORE – ROBERTA TENCONI
Dal 2006 al 2015 è stata al fianco di Massimiliano Gioni alla Fondazione Trussardi, e pure alla Biennale di Venezia del 2013. Poi è passata in HangarBicocca, dove il suo ruolo curatoriale è cresciuto a un ritmo solido e costante. È un nome che circola meno di altri, quello di Roberta Tenconi, forse anche perché passa più tempo a lavorare che a frequentare salotti. Ma se pensate alle mostre più rilevanti dell’istituzione milanese, ci troverete sempre la sua firma: da Cattelan a Beloufa, da Andreotta Calò a Wyn Evans.
MIGLIOR ACCADEMIA – VENEZIA E SASSARI EX AEQUO
Da Roma a Milano passando per le fiere. Vedi un giovane pittore, lo apprezzi, ti lasci affascinare dal suo lavoro, ti informi sull’età, scopri che è appena uscito dall’accademia, approfondisci e il risultato è (quasi) sempre il medesimo: l’Accademia è quella di Venezia. Non può essere mica un caso. Ex aequo è l’attivissima Accademia Mario Sironi di Sassari che nel 2021 ha collezionato progetti e successi, con una linea di crescita linea di crescita esponenziale nell’area delle nuove tecnologie dell’arte. Con fondi europei ha realizzato l’ArtLab, grande laboratorio di prototipazione digitale applicato all’arte, con sezione di ricerca sui nuovi materiali utilizzati dal 3D. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha inoltre affidato il Premio PNAXV all’Accademia di Sassari che ha curato l’allestimento nei 5000mq del Museo Mas.Edu (gestito dall’Accademia stessa).
MIGLIORE NOTIZIA – PNRR
Dopo oltre un anno scandito da notizie drammatiche per la cultura e costellato da restrizioni, rinvii, chiusure e licenziamenti, nell’aprile 2021 è stato presentato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi a Montecitorio il testo definitivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), volto a risanare una grossa ferita nel tessuto economico e sociale del Paese. Oltre 6 miliardi di euro da destinare a borghi e edilizia rurale, digitalizzazione, tutela, prevenzione antisismica e potenziamento dell’industria cinematografica. Un “intervento epocale” la cui finalità sarà quella di incentivare la ridefinizione di strategie che interessino il settore culturale a 360 gradi e siano sostenibili nel tempo.
MIGLIOR GALLERIA ITALIANA- RAFFAELLA CORTESE
Il 2021 della Galleria Raffaella Cortese ha visto succedersi mostre significative nei tre spazi di via Stradella a Milano, accanto alle viewing rooms virtuali, ai ritorni alle fiere, e poi progetti speciali, mostre istituzionali, pubblicazioni e acquisizioni. Fino ad Al di là del vetro, la bellissima mostra di Edi Hila, la prima del grande maestro nella galleria milanese da sempre impegnata a promuovere l’arte contemporanea nella complessità delle sue espressioni e con una autentica propensione verso l’opera di artiste donne. Fresca dei festeggiamenti del 2020 per i 25 anni dall’apertura, con la retrospettiva di Franco Vimercati curata da Marco Scotini tra fine 2020 e inizio 2021, la galleria ha affrontato con tenacia ed eleganza le sfide aperte dalla pandemia, mettendo in campo anche un’offerta digital pensata, convincente ed efficace. Un’identità visiva e un sito rinnovati, orientati però da uno statement preciso, un monito: Still a place. “Perché la galleria è e resta un luogo privilegiato d’incontro, dove potersi emozionare e confrontare con l’Arte” (Raffaella Cortese).
MIGLIOR GALLERIA INTERNAZIONALE – MARIAN GOODMAN
Una galleria esemplare: nonostante ne avrebbe tutte le possibilità non ha mai avuto intenzione di diventare una megas. Perché? Perché vuole restare galleria e non impresa diversificata (e non è un giudizio di disvalore verso le megas: è una scelta). La dimostrazione sta nella programmazione di questi mesi: non fanno campagna acquisti di artisti o estate ma insistono nelle varie sedi con un nucleo preciso di artisti, li sostengono, ne difendono il lavoro e il mercato sulle diverse piazze. Ciliegina sulla torta, hanno un programma dedicato all’education, cosa che non fa nessuno. Ultima nota: ha appena perso Weiner, uno dei “suoi” artisti di punta, e lavora con una mezza dozzina di artisti italiani, anche questa una cosa atipica fra le gallerie di quel livello.
MIGLIOR FUNZIONARIO – LUIGI DE LUCA A LECCE
Direttore del Museo Castromediano e di tutto il Polo BiblioMuseale di Lecce, De Luca è il funzionario pubblico dedito alla cultura che tutti vorremmo avere nella nostra città. Il lavoro di rigenerazione di musei, biblioteche e spazi culturali trascurati che sta portando avanti è encomiabile e non s’è fermato in questo anno complicato. Il Museo Castromediano di Lecce si avvia a diventare un polo culturale attivo, il Convitto Palmieri già lo è amatissimo dai giovani del capoluogo salentino. E poi ci sono le nuovissime iniziative come il centro di documentazione su Carmelo Bene.
MIGLIOR GIORNALISTA – LEONARDO MERLINI
La miglior voce del 2021 secondo Artribune è Leonardo Merlini. Giornalista dell’agenzia di stampa Askanews, per la quale si occupa principalmente di cultura contemporanea, realizza video per MTV e per i siti web di Sole24Ore, La Stampa, Il Messaggero. Collabora inoltre con Internazionale, Minima&Moralia e Ossigeno. Impegnato anche come critico letterario, ha scritto guide alla lettura di Kafka e David Foster Wallace e ha fondato un circolo segreto per sostenere la candidatura di Philip Roth al premio Nobel sull’onda della sua passione per la letteratura americana. Nel 2021 si è distinto per aver contribuito alla realizzazione di Radio GAMeC assieme al direttore del museo bergamasco Lorenzo Giusti, un progetto riconosciuto dall’UNESCO come una delle migliori iniziative museali al mondo durante il lockdown.
MIGLIOR PROGRAMMA TV – IN COMPAGNIA DEL LUPO – SKY ARTE
Tutte le favole, si sa, oltre al classico lieto fine, sono caratterizzate da una certa inquietudine, che rappresenta il loro “lato oscuro”. La serie In compagnia del lupo – Il cuore nero delle fiabe, andata in onda su Sky Arte e condotta da Carlo Lucarelli, analizza la componente “dark” delle favole, con dettagliati riferimenti alla realtà e ai fatti di cronaca che le hanno ispirate. Suddivisa in otto episodi, la serie scava nelle profondità di favole e personaggi che tutti conosciamo – da Cappuccetto Rosso a Peter Pan a Hansel e Gretel –, evidenziandone i dettagli più tetri grazie anche al supporto di illustrazioni animate e di ospiti invitati a confrontarsi sulle sfumature meno note dei racconti fiabeschi.
MIGLIOR SERIE TV – STRAPPARE LUNGO I BORDI
Le critiche mosse alla miniserie animata di Zerocalcare costituiscono nel loro insieme un perfetto caso studio di assalto alla diligenza del successo. Perfetto perché muovono dalle posizioni più disparate: c’è chi dice che è sempre il solito comunista al caviale adolescenziale, chi all’opposto sostiene che si sia venduto al turbocapitalismo, chi ne fa un devastatore della pura prosodia italica, chi un profittatore delle ansie esistenziali dei giovani del XXI secolo, e via dicendo. La realtà è molto più semplice: il film di Zerocalcare è ben scritto, ben disegnato, tragicomico nella miglior tradizione cinematografica italiana. D’accordo, non sarà Miyazaki, ma perché infierire per partito preso?
MIGLIOR PODCAST DELL’ANNO – DANNATI ARCHITETTI
Chiara Virgili (ispirandosi nel titolo al Maledetti Architetti di Tom Wolfe) è riuscita a portare avanti anche nel 2021 con regolarità e ritmo il suo podcast nato, come tanti, nelle prime settimane dell’era pandemica. Di che si tratta? Di una serie di audio schede ben scritte e raccontate, ciascuna dedicata ad un grande nome dell’architettura contemporanea a partire dai primi del Novecento fino ai giorni nostri. La piattaforma si articola poi anche su Instagram col tentativo di creare una attiva community di follower-ascoltatori
https://mariachiaravirgili.com/dannatiarchitettipodcast/
MIGLIOR CATALOGO – REGINA
Mette l’ennesimo punto esclamativo alla propria direzione della GAMeC, Lorenzo Giusti, curando mostra e catalogo di Regina Cassolo Bracchi, artista finora dimenticata e meritevole di un’attenzione ben più approfondita. E infatti ci si è buttato subito anche il Centre Pompidou nella persona di Christine Macel, recente direttrice della Biennale di Venezia. Il volume è di ottima fattura in ogni senso: cartotecnico, grafico, testuale, fotografico.
MIGLIOR NOVITA’ DIGITALE – NFT
Come prevedibile, in questa categoria non c’è discussione possibile: la next big thing in ambito digitale è senz’ombra di dubbio l’NFT, acronimo di Non-Fungible Token. Vero, c’è pure il metaverso, ma probabilmente le carte migliori se le giocherà nel corso del 2022. Gli NFT, invece, forse sono già all’apice del loro exploit. Strumento finanziario, speculativo, borderline da molti punti di vista, fa circolare masse enormi ed eteree di denaro. E l’arte? C’è un mondo da esplorare, quando si inizierà a considerarlo un mezzo espressivo con le proprie specificità.
MIGLIOR SAGGIO – GLITCH FEMINISM (RESTO DEL MONDO) + GENIUS LOCI (ITALIA)
Nel 2020 è uscito per la londinese Verso Books e il New York Times l’ha inserito fra i migliori libri d’arte dell’anno. Quest’anno l’ha tradotto una piccola casa editrice, la Giulio Perrone, e il successo ci auguriamo che si rinnovi anche nel nostro Paese. Perché il libro di Legacy Russell è perfetto nella sua intersezionalità: fa collidere problematiche tecnologiche, di genere, politiche, sociali e artistiche in maniera intelligentissima, fornendo un ingente numero di spunti per leggere in maniera inedita la nostra realtà. Stefano Chiodi, con Genius loci (qui la recensione) affronta un tema spinoso – spinoso in qualsiasi Paese lo si affronti –, ovvero quello della propria identità. E la spina si chiama esotizzazione interiorizzata: detto diversamente, quel made in Italy che difendiamo strenuamente e che consideriamo parte esclusiva e integrante del nostro Dna è spesso frutto di una proiezione degli stereotipi, quelli con cui gli altri ci identificano. Chiodi dimostra come tanta arte sia stata e sia tuttora vittima di questa strategia più o meno consapevole, e di quante altre strade siano percorribili. Ci sono altre storie (dell’arte) che aspettano solo di essere scritte, per dar vita a futuri diversi e non meno – anzi, magari più – italiani, qualunque cosa significhi quest’ultimo aggettivo.
MIGLIOR LIBRO – ENCICLOPEDIA TRECCANI DELL’ARTE CONTEMPORANEA
Il progetto, annunciato per la prima volta nel 2017, dopo anni di intenso lavoro di ricerca è diventato realtà nel 2021. Diretta da Vincenzo Trione e Valeria della Valle è un’opera magna – la prima nel suo genere e che parte dall’Italia – che si impegna a raccontare la complessità e la pluralità dell’arte mondiale e del suo sistema, avvalendosi della voce di 435 autori tra i massimi studiosi di storia e critica delle arti di tutto il mondo, tra storici e scrittori italiani e stranieri. Il risultato è un’opera divisa, targata Treccani, in quattro volumi illustrati che contano circa 800 pagine l’uno, per un totale di oltre 3.600 lemmi e sottolemmi.
MIGLIOR GRAFICO – STUDIOLORDZ DI ALESSANDRO GIANVENUTI
Editoria, comunicazione, digitale. Con una identità, un approfondimento meticoloso e maniacale e riferimenti culturali sofisticati e acuti lo studio LordZ di Alessandro Gianvenuti si è distinto nel 2021. Copertine di CD, pubblicazioni con una accuratezza raffinata fino alla scelta delle carte, etichette di vini, immagini coordinate e brand identity. E anche grazie alla sua identità visiva un posto come il Drink Kong di Roma si è affermato in pochissimi anni come uno dei cocktail bar più autorevoli e importanti del mondo.
MIGLIOR PRESIDENTE – FRANCESCA LAVAZZA
La nomina all’unanimità di Francesca Lavazza alla presidenza del Castello di Rivoli non è arrivata in un momento facile: c’era (c’è) la pandemia, succedeva a un personaggio simbolo della Torino culturale come Fiorenzo Alfieri, si affacciava su una realtà dalla storia prodigiosa ma dal passato recente più complicato. Ma nel giro di pochi mesi l’imprenditrice classe 1969 ha dimostrato di essere la persona giusta nel posto giusto al momento giusto: per le sue qualità manageriali, per la sua rete di relazioni, per il suo impegno nel mondo dell’arte ad alti livelli internazionali.
MIGLIOR UFFICIO STAMPA – PARIDE VITALE
Quest’anno il premio di miglior ufficio stampa dell’anno se lo prende un ufficio stampa che non si occupa specificamente di arte. Ed è significativo. L’agenzia di Paride Vitale però è riuscita a entrare in maniera laterale ed efficace nel mondo del visivo oltretutto facendosi forza degli altri mondi dove opera. E tra un lavoro con SkyArte, uno sul coté artistico della cantina Masciarelli e uno sugli spazi espositivi del ristorante di Carlo Cracco, l’agenzia è riuscita anche a portare ad un livello superiore la sua produzione interna, con la rassegna Arte Parco che quest’anno grazie all’opera di Sissi ha fatto un upgrade significativo diventando progetto istituzionale sebbene la Regione Abruzzo ancora fatica ad accorgersene…
MIGLIOR CASA EDITRICE – LIBRI SCHEIWILLER
Si deve al gruppo 24 Ore Cultura l’acquisizione e il rilancio dello storico marchio Libri Scheiwiller, fondato nel 1977 da Vanni Scheiwiller. Otto i volumi usciti in questo primo anno, anzi in questo primo semestre: nella nuova collana Interviews, i due volumi dedicati rispettivamente agli Sguardi sul design contemporaneo e agli Sguardi sull’architettura contemporanea (nel 2022, per le cure di Demetrio Paparoni, usciranno gli Sguardi sull’arte contemporanea); nella storica collana delle Idee sono invece usciti Vendere o farsi comprare? di Maurizio Luvizone, intrigante proposta di “marketing umanista per la cultura”, e Innovation Rhapsody di Alberto Genna, manuale “jazzistico” che affronta argomenti come le soft skill e il design thinking; nell’altrettanto storica serie L’Arte e le Arti, la tripletta simultanea costituita da Ars Factiva di Marco Trevisan (saggio aggiornatissimo sull’impossibile autonomia dell’arte), dagli Scritti teorici di Piet Mondrian (usciti in occasione della mostra milanese insieme al catalogo e a una biografia di Elena Pontiggia editi da 24 Ore Cultura) e da I Rinscimenti in Europa 1480-1620 di Bernard Aikema (dove si propone nientemeno di estendere la categoria storico-culturale di Rinascimento a tutta l’Europa). Infine, ma sartorialmente adatte alla storia del marchio originario, le poesie di Gabriele Tinti raccolte in Rovine.
MIGLIOR ASSESSORE ALLA CULTURA – DANIELE VIMINI A PESARO
A Daniele Vimini non serve il PNRR. Tutti i quattrini del Next Generation EU sono pressoché superflui per chi già pianificava e reperiva risorse con efficacia pure prima. Qualche esempio? Bandi di rigenerazione urbana, coinvolgimento di studi di architettura, recupero di un ex ospedale psichiatrico in pieno centro, di quattro palazzi pubblici prima senza destinazione. Il tutto per un totale di 50 milioni di euro. Un milione è andato anche alla Pescheria, storico centro d’arte della città, che è stata riformata. E poi i restauri delle opere, come una pala del Bellini recuperata assieme al Ministero della Cultura mentre i progetti immersivi e coinvolgenti riguardano Raffaello in Sonosfera, ovvero il progetto-chicca del Museo Rossini. Insomma, tutto si muove a puntino per puntar dritti alla nomina di Pesaro Capitale Italiana della Cultura nel 2024. Nel frattempo, Artribune nomina l’assessore alla cultura di Pesaro Daniele Vimini il migliore d’Italia nel suo ruolo per il 2021.
MIGLIOR FUMETTISTA – MIGUEL VILA
“Scrittura affilatissima e disegno di gran classe. Miguel Vila ha talento da vendere”. E se a dichiararlo è un maestro come Manuele Fior, c’è da scommetterci! Dopo il roboante esordio del 2020, l’autore di Padovaland è tornato quest’anno in libreria con Fiordilatte: un soft-thriller psicologico sull’ossessione erotica e la dipendenza affettiva. Premiato sia al Treviso Comic Book Festival che al Lucca Comics & Games, con il suo nuovo libro l’autore padovano è riuscito a confermare e a superare le aspettative: non era facile pubblicare due fumetti così nel giro di appena due anni! Per questo metterlo sul gradino più alto del podio ci è sembrato il minimo. Il massimo, invece, è averlo ospite con una tavola inedita nel prossimo magazine di Artribune. Stay tuned!
MIGLIOR ILLUSTRATORE – ANTONIO PRONOSTICO
Di Antonio Pronostico ci siamo innamorati in tempi non sospetti, dedicandogli ampi approfondimenti già all’epoca del suo primo fumetto per Coconino. A quasi tre anni da quel folgorante debutto, e con decine di splendide collaborazioni alle spalle, l’illustratore nato in Basilicata nel 1987 è tornato quest’anno con Tango: brillante commedia dei sentimenti firmata insieme a Fulvio Risuleo. Oltre a ciò, nel 2021 l’autore ha messo a segno una serie di copertine da capogiro per L’Espresso, Jacobin Italia, Repubblica, La Stampa, Sperling & Kupfer e Artribune (sua la cover dell’ultimo numero dell’inserto Grandi Mostre). Insomma, Pronostico per noi è un illustratore pedigree. Ci piace, ci abbiamo scommesso, e non ci resta che applaudirlo mentre spicca il volo.
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