Morto l’artista Lawrence Weiner, tra i massimi esponenti dell’arte concettuale
A dare l'annuncio la galleria americana Marian Goodman. Weiner era nato a New York nel 1942
“Siamo profondamente addolorati di informarvi della morte del nostro amico e artista Lawrence Weiner”. Con queste parole la galleria americana Marian Goodman, dà l’annuncio di una scomparsa epocale. Quella di un artista che ha cambiato e segnato profondamente il mondo dell’arte, Lawrence Weiner. Nato a New York, nel Bronx, nel 1942, Weiner, insieme a Sol LeWitt e Joseph Kosuth è stato tra i massimi esponenti dell’arte concettuale.
With profound sadness, we inform you of the passing of our fellow artist and dear friend, Lawrence Weiner.
“I am heartbroken.” —Marian Goodman https://t.co/4yndq1SWEk
— Marian Goodman Gallery (@MarianGoodman) December 2, 2021
CHI ERA LAWRENCE WEINER
THE PERFECT OUTCOME FOR A WORK IS TO GET IT OUT. Aveva raccontato ad Alessandra Galletta nell’intervista pubblicata da Artribune lo scorso agosto 2020, in occasione di uno degli ultimi progetti realizzati dall’artista in Italia. Nell’agosto 2020, infatti, piccoli aeroplani da turismo hanno portato le parole di Lawrence Weiner su, su nel torrido cielo del litorale laziale, da Ladispoli ad Anzio, lavoro nato da un progetto editoriale del 1970 prodotto dalla galleria Sperone e realizzato dall’artista in collaborazione con Germano Celant e curato da Luca Lo Pinto,direttore artistico del MACRO di Roma. A seguire, inaugurato a inizio novembre 2021, c’è Bari visionaria, organizzato dalla Sala Murat sulle vetrate esterne dello spazio dove Weiner ha lasciato tracce dei suoi motti ermetici e concettuali a memoria futura per i visitatori.
CHI ERA LAWRENCE WEINER
Morto il 2 dicembre 2021, all’età di 79 anni, Weiner ha fatto delle parole la sostanza del suo lavoro. Nella sua dichiarazione di intenti del 1968, la pubblicazione Statements, come riporta il sito della galleria Alfonso Artiaco di Napoli, l’artista enuncia i principi su cui esiste il suo lavoro:
1. l’artista può costruire l’opera
2. l’opera può essere fabbricata
3. non è necessario costruire l’opera
Questo modo di procedere si concretizza in grando installazioni a parete, realizzate costruendo proposizioni epigrammatiche, con caratteri di stampa differenti.
LE MOSTRE DI LAWRENCE WEINER
Mentre gli esordi sono stati alla galleria Leo Castelli, Weiner ha esposto in musei e gallerie di tutto il mondo, spaziando tra molteplici media, quali video, film, libri, sond art, installazioni, performing art, grafica. Nel 2007 ha partecipato al simposio Personal Structures Time Space Existence, lanciato da Rene Rietmeter, mentre nel 2008 ha collaborato con il compositore Peter Gordon alla realizzazione di The Society Architect Ponders the Golden Gate Bridge. Nel 2009 ha partecipato al progetto Find Me di Gema Alava con Robert Ryman, Merril Wagner e Paul Kos. Ha esposto, in 50 anni di carriera, al MOCA di Los Angeles, al Whitney Museum of American Art, al SFMoMa, al Walker Art Center, alla Tate di Londra, al Jewish Museum. Citarli tutti non sarebbe possibile. Ha partecipato a Documenta V, VI, VII, alla Biennale di Venezia nel 2005 e nel 2013 e alla Biennale di San Paolo nel 2006.
–Santa Nastro
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