L’arte multisensoriale di Filippo Sorcinelli in mostra a Santarcangelo di Romagna
Il Museo Storico Archeologico della città romagnola ospiterà la personale “Accordi e Fughe” per dare voce all’attività poliedrica dell’artista-artigiano del LAVS, dalla produzione di paramenti sacri alla fotografia, dalla musica alle “collezioni olfattive”.
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Un’esperienza multisensoriale, quella proposta dal Museo Storico Archeologico di Santarcangelo di Romagna per la grande mostra su Filippo Sorcinelli: la personale Accordi e Fughe, che ripercorre tutta la poliedrica attività dell’artista marchigiano, propone tele di ogni dimensione, i suoi celebri paramenti sacri – compresi quelli realizzati per i pontefici Benedetto XVI e Francesco –, fotografie, sculture, video e installazioni, il tutto immerso nella musica e nei profumi delle sue “collezioni olfattive”. L’occasione per questo grande racconto, aperto al pubblico fino al 27 marzo 2022, si è manifestata con la ricorrenza del 20esimo anniversario del Laboratorio Atelier di Vesti Sacre (LAVS), di cui Sorcinelli è fondatore e direttore artistico.
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LA CARRIERA ARTISTICA DI FILIPPO SORCINELLI
Il percorso artistico di Sorcinelli inizia nel borgo di Mondolfo, 25 chilometri a sud di Pesaro, dove – oltre ad apprendere la sartoria e il ricamo dalla sorella e dalla zia – ha studiato arte, si è diplomato al Conservatorio come maestro organista e, grazie a un amico in procinto di prendere i voti, ha fondato l’atelier LAVS. Qui ogni cosa è curata fino all’ultimo dettaglio, le confezioni dei paramenti vengono persino profumate appena prima di essere spedite, cosa che gli dà l’input a fondare un marchio di profumi d’arte con il suo nome nel 2013. Nonostante l’eclettismo dell’artista-artigiano, un termine che Sorcinelli intende nel senso più alto possibile, le opere traggono sempre ispirazione dalla dimensione del sacro – che viene comunicata attraverso un linguaggio che è sia essenziale sia emotivo, con punte eccessive e di sublime – con un comune denominatore nel concetto di “sinestesia”, fenomeno percettivo (e figura retorica) che prevede la contaminazione di più sensi tra loro.
– Giulia Giaume
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