Morto l’artista Sergio Dangelo. Fondò con Enrico Baj la Pittura Nucleare
L’artista scomparso nella notte tra il 4 e il 5 gennaio 2022 è stato tra gli autori più prolifici dell’arte italiana del secondo Novecento. Suoi gli “Hand-made”, opere così definite da Marcel Duchamp perché frutto dell’assemblaggio di diversi materiali e oggetti
È morto a 89 anni (ne avrebbe compiuti 90 il prossimo 19 aprile) Sergio Dangelo, artista tra i più prolifici dell’arte italiana del secondo Novecento. Nel 1951, insieme a Enrico Baj, aveva teorizzato e fondato il Movimento Arte Nucleare, nato in seguito ai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, e in cui gli artisti facenti parte, chiamati “Nucleari”, “vogliono abbattere tutti gli ‘ismi’ di una pittura che cade inevitabilmente nell’accademismo, qualunque sia la sua genesi” come si legge nel Manifesto del Movimento cui aderirono, tra gli altri, anche Joe Colombo, Gianni Dova, Piero Manzoni e Franco Palumbo.
VITA E OPERA DI SERGIO DANGELO
Nato a Milano nel 1932, Sergio Dangelo studia nella sua città natale e tra la Svizzera e la Francia. Si trasferisce a Bruxelles, dove entra in contatto con le avanguardie del periodo, in particolare i surrealisti e il gruppo Cobra. E proprio la poetica surrealista è la cifra stilistica della sua ricerca artistica, contraddistinta da una verve ironica, provocatoria e sempre votata alla sperimentazione. Dopo la parentesi con il Movimento Arte Nucleare, nel 1957 Dangelo firma il “Manifesto contro lo stile” insieme, tra gli altri, a Enrico Baj, Yves Klein, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Pierre Restany, Piero Manzoni e Paolo Pasotto, Arman, in cui si afferma il superamento dell’arte nucleare. Tra le sue opere più celebri sono gli “Hand-made”, così definiti nel 1960 da Marcel Duchamp perché risultanti dall’assemblaggio di oggetti e materiali tra i più disparati: legno, chiodi, filo di canapa, bottoni, cartone, plastica morbida, gres, vimini, vetro, ceramica, nero di china, tempere, aniline, vernici alla nitrocellulosa, smalti.
SERGIO DANGELO ALLA BIENNALE DI VENEZIA E NON SOLO
Dangelo ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1958, 1964, 1966 (edizioni in cui ebbe una sala personale), 1972, 1980 e 1986, oltre ad aver preso parte alle Biennali di Parigi e di San Paolo, alle Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma del 1986. Sue opere sono custodite al Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, alla Casa Museo Boschi Di Stefano di Milano, al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, al MAGA Museo Arte Gallarate.
– Desirée Maida
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