Pittura e paesaggi estremi. Judith Mall e Sylvie Ringer in mostra a Roma
Due pittrici in dialogo serrato tra loro nella cornice della galleria Curva Pura a Roma. Entrambe con un’attrazione per i paesaggi estremi. Scorci impervi, isole vulcaniche, scogli aguzzi. Al cromatismo espressionista dell’una fa da contraltare l’icastico bianco e nero dell’altra
C’è tanta anima nelle visioni pittoriche di Judith Mall (1983; vive ad Amburgo) e Sylvie Ringer (1983; vive ad Amburgo e Vancouver). Le accomuna un’attrazione per le asperità paesaggistiche che si traduce in un vedutismo “negativo”, del silenzio e dei luoghi estremi.
Da una parte ci sono gli scorci impervi dipinti in modo filigranato e con un cromatismo espressionista da Ringer, che paiono tratti da riprese aurorali effettuate coi droni. Dall’altra, le isole vulcaniche, gli specchi d’acqua e gli scogli aguzzi ritratti col carboncino da Mall, caratterizzati da un’insolita icasticità, insieme fotografica e scultorea.
LA MOSTRA DI MALL E RINGER A ROMA
Particolarmente appaganti tre piccoli pezzi-contrappunto, non esattamente paesaggistici, realizzati da Ringer. Consistono in ermetiche apparizioni minime, come possono esserlo bachi, conchiglie o mini-mandala. Più archetipici che aniconici, incantano per la loro ieratica vividezza, per il fatto cioè di risultare massimamente concreti e insieme irreali.
‒ Pericle Guaglianone
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