La scultura dinamica di Daniele D’Acquisto in mostra a Torino
Alla galleria Gagliardi e Domke Daniele D’Acquisto è protagonista della mostra “Log”, un termine preso in prestito dall’informatica che indica un elenco cronologico delle attività portate avanti da un sistema operativo. A emergere è un linguaggio scultoreo dinamico e mentale, costruito su quattro cicli di opere differenti e inedite
La serie dei lavori di Daniele D’Acquisto (Taranto, 1978) in mostra da Gagliardi e Domke a Torino rimanda a un approccio scultoreo e installativo di carattere quotidiano, pensata interamente in un rapporto con le strutture geometriche, i luoghi specifici e gli attrezzi familiari. Le ventisei opere presentate dall’artista dialogano direttamente con il fruitore, generando un puro interesse formale, spaziale e materico che lo stesso D’Acquisto ha voluto e ricercato intimamente nel corso degli ultimi anni.
LA MOSTRA DI DANIELE D’ACQUISTO A TORINO
Tra le sale della galleria, ripensata nelle architetture di un ex complesso industriale, emerge una sobria spazialità, un decoro visivo e una bilanciata armonia razionalista basata sul ciclo dei molli canestri da Basket e sulle stringhe verticali realizzate in poliestere e PVC, sulle quali è possibile notare una graduale partitura cromatica, che caratterizza varie tonalità pittoriche in scala di grigi. Dell’esposizione fa parte anche Forming, una selezione di cinque lavori digitali (autentiche simulazioni concettuali), composti da piccole stampe fotografiche su carta llford, attraverso le quali prende consistenza il confronto tra il supporto, l’opera mai realizzata e la progettualità del display. Quella di Daniele D’Acquisto è un’attitudine espressiva che pone il plasticismo materico e quello scultoreo al centro della dimensione fisica e spaziale del luogo.
‒ Giuseppe Amedeo Arnesano
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