Rigenerazione urbana a Milano. Nasce Magnete, nuovo Punto di comunità di Fondazione Cariplo
Compreso nel programma di rigenerazione urbana “Lacittàintorno”, apre il secondo hub di integrazione sociale, culturale e formativa nel Quartiere Adriano di Milano: uno spazio ibrido tra residenza per anziani e centro creativo
Il programma di rigenerazione urbana a base culturale Lacittàintorno, promosso da Fondazione Cariplo in collaborazione con il Comune di Milano e avviato nell’ottobre 2017 per trasformare spazi periferici in luoghi dove cultura, design sociale e realtà associative siano protagonisti, si arricchisce di un nuovo tassello. Al Punto di comunità Made in Corvetto, situato nell’omonimo quartiere milanese e la cui gestione è stata affidata alla Cooperativa Sociale La Strada, se ne aggiunge ora un secondo nel quartiere Adriano, sede qualche anno fa di un progetto di arte pubblica.
IL SECONDO PUNTO DI COMUNITÀ MAGNETE
Si tratta del PuntoCom Magnete, un modello innovativo di Community Hub, tra cultura e cura in quanto si propone come sistema ibrido tra spazi di residenze per anziani e centro culturale aperto al quartiere, nella convinzione che siano necessari gesti di solidarietà e cittadinanza attiva per uscire dall’isolamento della malattia. “Oggi si inaugura uno spazio a cui le persone del quartiere Adriano potranno fare riferimento, per la salute, la cultura, l’educazione”, dichiara Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo. “I luoghi che rispondono alle esigenze della vita quotidiana sono importanti per tutti, ma lo sono specialmente per le persone che non possono contare sull’appoggio della famiglia o di altri supporti per affrontare momenti difficili o per guardare al proprio futuro. I Punti di Comunità sono luoghi d’incontro aperti, che rispondono a queste esigenze, che rafforzano le nostre comunità e creano opportunità per tutti, perché sono realtà in cui i servizi e la comunità si rafforzano a vicenda, contribuendo ad accorciare le distanze tra le persone”.
ADRIANO COMMUNITY CENTER
Con un design elaborato dallo Studio Gisto, Magnete è gestito da 28 realtà territoriali che vi operano in una forma di governance aperta al quartiere, con capofila Proges che agisce nell’ambito del programma di Fondazione Cariplo Lacittàintorno. Adibito a luogo di laboratori di robotica dedicati ai più giovani, centri di formazione, cibo etico e sostenibile (gestito dalla Fondazione Cova con altri partner), teatro, cultura, innovazione, lo spazio sorge all’interno dell’Adriano Community Center in quella che era l’area della ex fabbrica Magneti Marelli, con un progetto di riqualificazione iniziato nel 2017 e che oggi vede l’integrazione fra tutte le parti. Proprio in quell’anno, infatti, la cooperativa Proges ha lanciato l’ambizioso progetto di farlo diventare, con un investimento di oltre 17 milioni di euro, una struttura polivalente dove trovano spazio da una parte strutture riconvertite in residenze per anziani altamente specializzate (come il Nucleo Alzheimer), ambulatori, appartamenti di social housing e dall’altra un punto di aggregazione aperto al quartiere.
TRA RIGENERAZIONE URBANA E IMPATTO SOCIALE
Magnete è, dunque, parte dell’investimento di 10 milioni di euro, sostenuto da Fondazione Cariplo, finalizzato a “migliorare la qualità della vita e dell’integrazione nei quartieri periferici di Milano”, come indicato da Giovanni Fosti, che la presiede, al quale presto si aggiungerà un terzo PuntoCom presso l’ex Convitto Trotter in via Mosso, angolo via Padova, a NoLo: una storica scuola milanese che fino agli Anni Sessanta accoglieva duecento bambini tra i più poveri della città. “Gli anni che abbiamo alle spalle ci chiamano a ripensare la relazione tra persone e territorio, tra salute e comunità”, conclude Michela Bolondi, presidente di Proges. “Per generare impatto sociale bisogna creare azioni diffuse, che attraversino le generazioni, i linguaggi, i bisogni. Magnete è per noi un luogo sia fisico che ideale in cui la nostra cultura della cura, dell’inclusione, dell’ascolto e dell’incontro con le persone, si carica e si amplifica con l’effetto positivo, curativo della creatività, della cultura, dell’innovazione, della bellezza. L’incontro tra tutte queste esperienze e competenze genera un campo attrattivo e inclusivo, un luogo aperto, in cui agire nuovi significati di benessere e di comunità”.
– Claudia Giraud
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