Rivelata l’identità del misterioso giovane pittore Rhed: è figlio di Madonna e Guy Ritchie
Per anni nascosto dallo pseudonimo, il pittore neo-espressionista da 25mila sterline a quadro è stato scoperto dalla pagina di gossip PageSix. Ora i critici sono divisi: bravo o sopravvalutato?
Il misterioso pittore “Rhed”, che vende quadri neo-espressionisti a circa 25mila sterline l’uno, ha perso il suo mistero: è il figlio secondogenito di Madonna e Guy Ritchie, Rocco Ritchie. Cresciuto tra New York e Londra, il ventunenne anglo-americano Rhed ha frequentato le scuole d’arte londinesi Central Saint Martins e Royal Drawing School, raggiungendo in breve tempo una certa fama ed esibendosi alla Tanya Baxter Contemporary Gallery di Chelsea. Proprio a queste esposizioni, iniziate nel 2018, erano stati visti la superstar pop Louise Ciccone – il vero nome di Madonna – e il regista britannico: piccoli indizi che hanno portato la mitologica rubrica di gossip del New York Post “PageSix” a scoprire l’identità del giovane. Stando alla Tanya Baxter, Rhed – nome che forse potrebbe essere portato ad abbandonare, una volta rovinato il gioco del mistero – riesce a riportare nei suoi olii su tela una “tensione psicologica”, che bilancia “dipingendo giocosamente figure incombenti nel mezzo della tela, spesso su uno sfondo astratto monocromatico […] che trasudano una miscela avvincente di innocenza e sicurezza”.
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CRITICI DIVISI SU ROCCO “RHED” RITCHIE: BRAVO O RACCOMANDATO?
Astro nascente del neo-espressionismo – con omaggi a Helmut Newton, Lucian Freud, Francis Bacon e Paula Rego, dice la galleria – Rhed è valutato molto bene nei circoli di collezionisti londinesi. Ma quanta di questa è farina del suo sacco e quanto una raccomandazione da “doppio” figlio d’arte, si chiedono i critici? Da un lato le recensioni più entusiaste, come quella della galleria King’s Road, lo accostano a Jean-Michel Basquiat e Banksy – Mervyn Davies, ex presidente della Royal Academy, ha detto che lo trova uno dei pochi artisti che “sa far pensare e provocare emozioni” e il giornalista e scrittore artistico Godfrey Barker lo ha definito “un prodotto autentico, puro e non diluito del XXI secolo” – dall’altro i detrattori trovano che sia un fenomeno gonfiato e poco significativo. Per esempio, il critico del Guardian Jonathan Jones, riporta la collega Nadia Khomami, pensa che le sue opere siano “goffi sforzi adolescenziali senza alcun segno di originalità o vigore […]. Ovviamente questo non significa che non diventerà un artista migliore con il tempo. La pittura richiede lavoro. Sembra quindi un peccato che Rhed sia stato messo sotto gli occhi del pubblico quando non è ancora un vero artista. I suoi pastrocchi sono roba amatoriale, che imitano vagamente Picasso o Modigliani, che avrebbero potuto essere fatti da un milione di giovani”. Jones se l’è anche presa con la galleria, che a suo dire “dovrebbe vergognarsi di spingere cinicamente sul mercato questo giovane impreparato”. The White Pube, alias creativo delle scrittrici d’arte Gabrielle de la Puente e Zarina Muhammad, ha rimarcato come le sue opere “assomiglino all’arte moderna invece che all’arte contemporanea. Questi dipinti sembrano l’opera di una intelligenza artificiale che abbia copiato Modigliani, il fauvismo, i Picasso meno noti e uno stile Bacon per creare opere che sembrano vecchie e stravecchie”, concludendo che non c’è nulla di nuovo in un ragazzo di successo nel mondo dell’arte con “genitori famosi e incredibilmente ricchi“. Il ragazzo, giovanissimo, avrà tempo per confermare o smentire sostenitori e detrattori.
– Giulia Giaume
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