Costellazioni e connessioni con l’universo. La mostra di Letizia Cariello da Buildingbox a Milano
Il progetto site specific, esposto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 fino al 23 dicembre 2022 nella vetrina della galleria Building, assume al calar del giorno l’aspetto di un planetario, rischiarato dalle vernici fotoluminescenti impiegate nell’installazione. Ecco le immagini dell’opera.
Una soglia, una porta che si apre verso l’esterno e mette il visitatore in connessione con l’immaginario dell’artista. Stiamo parlando di Calendario – Nous, la mostra personale di Letizia Cariello a cura di Annette Hofmann, ospitata da Buildingbox, la vetrina della Building Gallery di Milano che si affaccia su via Monte di Pietà. Il progetto dell’artista – il primo di una serie di interventi site specific che si alterneranno nello spazio nel corso dell’anno, fino al 23 dicembre 2022 – si intitola Chirone ed è ispirato all’omonima costellazione. Due dischi di acciaio, lana bianca e chiodi da maniscalco si stagliano sul fondo del box, verniciato con una base a pigmenti blu e rossi e pittura che diventa luminescente al buio. L’installazione, visibile dalla strada 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, diventa di notte un autentico planetario con pareti blu notte che emanano una brillantezza lunare. “BUILDINGBOX diventa carne, un cuore pulsante che, sia di giorno che di notte, pompa assottigliando i propri confini spaziali e materici, creando una Porta verso una nuova dimensione, uno spazio di connessione”, spiega l’artista, da sempre attenta ai temi del tempo e del confine, delle relazioni e dei legami invisibili, oltre alla relazione tra spazio interiore e mondo esterno. “Il pubblico viene assorbito in uno spazio ‘altro’, in cui si realizza uno scambio energetico che, dalle pareti fotoluminescenti, corre sulla lana, ruota e gravita attorno ai dischi d’acciaio, erranti pianeti, che enfatizzano la ciclicità all’opera”, commenta Letizia Cariello. “Nel silenzio della notte il box brilla di luce propria, diventando esso stesso errante, e ci attira a sé, divenendo porta verso un misterioso centro gravitazionale”.
– Giulia Ronchi
Scheda evento
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