Tony Cragg e la magia del vetro in mostra a Venezia
Esposta al Museo del Vetro di Murano, la serie di sculture dell’artista inglese Tony Cragg è il risultato del percorso di ricerca attorno al concetto di fluidità del vetro, lavorato nella sua formula più prestigiosa del diossido di silicio, in collaborazione con i maestri vetrai dello Studio Berengo
La strategia di Tony Cragg (Liverpool,1949) è la stratificazione e la composizione con famiglie di oggetti, anche di uso comune, come le bottiglie presenti nella mostra Silicon Dioxide, allestita al Museo del Vetro di Murano.
Sono affiancate alle più recenti sculture in vetro, materiale che diventa elemento base per forme dinamiche dal risultato talvolta imprevedibile. Le trasparenze dei suoi lavori, realizzati in collaborazione con lo Studio Berengo, si arricchiscono di inclusioni colorate mantenendo il primato della forma. Le ripetizioni e gli agglomerati vengono concepiti in disegni che costituiscono l’elemento di raccordo tra il possibile e la materia. E sono la traccia di un dialogo tra l’artista e la sapienza delle maestranze muranesi. Per Cragg la scultura è un mezzo di indagine sulla natura nelle sue forme; suscita sempre emozioni e, nel caso del vetro, è la soddisfazione del rapportarsi con ciò che va oltre il prodigio della sua trasparenza.
‒ Antonella Potente
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