Nasce a Torino Artàporter. L’app che fa esporre gli artisti in bar e ristoranti
Nasce da una giovane startup torinese la piattaforma web che gestisce il matching tra artisti ed esercizi commerciali per favorire la diffusione e la vendita dell’arte emergente e creare nuovi distretti alternativi alle gallerie
I ristoranti, i bar, i negozi e gli esercizi commerciali in genere hanno subito come categoria, così come anche i luoghi dell’arte e della cultura, una pesante crisi economica a seguito della pandemia. I continui lockdown e il cambio di abitudini che ha portato sempre più ad usufruire dei servizi online, ha allontanato diverse persone dalla loro frequentazione. Perché non fare in modo di rendersi nuovamente attraenti offrendo un’esperienza, quella dell’arte, che non si può comprare con un click? O perlomeno non solo? E, nello stesso tempo, dare visibilità e riconoscimento economico a giovani artisti senza l’intermediazione di una galleria? Da queste premesse è nata a Torino Artàporter: la prima piattaforma che supporta lo sviluppo dell’arte emergente per renderla accessibile a tutti, ripensandone i “luoghi comuni”. Cercando di sdoganare la sempre discussa formula delle mostre-in-ristorante da parte degli artisti.
ARTÀPORTER: LA APP DI DATING DELL’ARTE EMERGENTE
La startup omonima – che ha aderito a Torino Social Impact, la realtà che porta l’innovazione sociale nel campo della cultura – nasce da un’idea di Massimo Gioscia e Dario Ujetto, insieme a due giovani co-founder Savio Musicco e Alyona Kosareva, con il sostegno di Pierangelo Decisi, Emanuele Buscaglione e Gaetano Coppola attraverso l’incubatore di imprese ISC – Innovation Square Center: ha appena lanciato il sito che gestisce l’incontro tra rete di artisti emergenti ed esercenti, bar, ristoranti, studi professionali e negozi affiliati, per accogliere l’arte nei propri spazi. “Un’idea nata per agevolare principalmente gli artisti, che sono da sempre l’anello debole della catena dell’arte”, dichiara Massimo Gioscia. “Ho voluto elaborare un modello intelligente per aumentare la loro visibilità e anche la possibilità di vendita delle opere, che non devono restare ferme in un atelier, ma spostarsi ed arricchire i locali, renderli più belli e frequentati dagli appassionati d’arte, ma anche dai semplici curiosi che amano immergersi nella bellezza. Con Artàporter vogliamo ripensare “i luoghi comuni dell’arte”, quelli mentali, che sono ahimè ancora tanti, e quelli fisici, aumentando il numero delle gallerie d’arte “urbane” attraverso la rete dei negozi di tutto il mondo”.
COME FUNZIONA LA PIATTAFORMA
La piattaforma funziona, infatti, come un sito di appuntamenti, con un meccanismo alla Tinder che ricorda quello solitamente usato per far incontrare i cuori solitari. Sulla app, alla quale ci si registra gratuitamente per candidarsi ed essere selezionati dal team di Artàporter, avviene il match tra l’Host, che può essere il proprietario o il responsabile di un’attività commerciale, uno studio professionale o un semplice luogo di passaggio (bar, fioraio, ristorante) che vuole mettere a disposizione una parete del proprio locale per dare visibilità agli artisti della città, e l’artista emergente. Se l’incontro va a buon fine, l’artista (o un suo incaricato) deve consegnare la propria opera autonomamente all’Host, tuttavia non è tenuto ad installarla. L’artista dovrà premunirsi di predisporre l’opera per l’affissione al momento del match e successivamente potrà accordarsi con l’Host per le procedure necessarie all’esposizione. In caso di vendita, l’Host otterrà il 5% del prezzo fissato su ogni opera e l’artista il 100%. In caso, invece, di mancata vendita, trascorsi da uno a tre mesi dall’esposizione, le opere verranno riassegnate ad altri Host per farle circolare.
CREAZIONE DI DISTRETTI D’ARTE ALTERNATIVI AI CIRCUITI GALLERISTICI
Un progetto ibrido che consente non solo il matching online fra artisti ed esercenti, ma anche la nascita di luoghi fisici attraverso cui veicolare l’arte, creando dei distretti d’arte alternativi al circuito delle gallerie con una marcia in più. La mappa dei locali aderenti è, infatti, visualizzabile attraverso la geolocalizzazione e questo permette agli amanti dell’arte di scegliere se cenare o pernottare in un locale che espone arte. Sono già 15 i locali aderenti a Torino, non solo del centro storico, ma anche di periferia e cintura, che riportano all’esterno del proprio locale la vetrofania Artàporter.
– Claudia Giraud
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