“Così riesco a fare mostre serie e divertenti al tempo stesso”. Parla Danilo Eccher

Love, Dream, Enjoy e, ora in corso, Crazy. Sono le mostre popolari, comprensibili, divertenti ma anche serie e profondamente pensate del curatore Danilo Eccher al Chiostro del Bramante di Roma

Siamo in presenza di un nuovo modo di fare mostre? Oppure del recupero di un modo antico, risalente in particolare agli anni Settanta, che poi è stato soppiantanto da altre modalità in grado di dare risposte più accomodanti ed idonee alle esigenze del mercato dell’arte?

LE MOSTRE DI DANILO ECCHER AL CHIOSTRO DEL BRAMANTE

Quale che sia lo scenario, le mostre che da qualche anno il curatore Danilo Eccher sta sfornando nei – complicati – spazi del Chiostro del Bramante a Roma stanno facendo scuola. I numeri, pur in tempi difficili di scarsissimo turismo e restrizioni, sono assai favorevoli; l’età media dei visitatori è sbalorditivamente bassa, il coinvolgimento sia reale che social è sempre elevato . Un risultato di significativo impatto raggiunto però senza la scorciatoia tecnologico-immersiva: non siamo in presenza di mostre che usano proiezioni o realtà virtuali di opere d’arte famose (quante ne abbiamo viste, tra Impressionisti e Van Gogh?), siamo invece al cospetto di mostre con opere vere, quasi sempre realizzate site specifici per gli spazi espositivi, da parte di artisti importanti. Questo è avvenuto per Love, Dream ed Enjoy – le mostre allestite al Chiostro negli ultimi anni – e questo avviene anche per quanto riguarda Crazy, una sorta di quarta puntata della trilogia, che punta tutto sul tema della follia avvalendosi di nomi importanti come Alfredo Jaar, Massimo Bartolini, Sissi, Alfredo Pirri, Gianni Colombo, Anri Sala, Tobias Reheberger, Thomas Hirschorn e molti altri. Una mostra che riesce a catturare l’attenzione pur non arrendendosi all’immersività tecnologica che ormai sembra indispensabile per tenere concentrati i visitatori.

INTERVISTA A DANILO ECCHER SULLA CURATELA

Presto approfondiremo la mostra con una recensione, ma in questa circostanza abbiamo voluto soffermarci in un video-colloquio con il curatore per approfondire più che la mostra in se, questo modello di mostra che da un po’ di tempo il Chiostro del Bramante ha il merito di proporre. Dopo una carriera ai massimi livelli tra Trento, Bologna, Roma e Torino, Danilo Eccher ci racconta dopo alcuni anni di sviluppo questa peculiare avventura curatoriale romana nello spazio cinquecentesco progettato da Donato Bramante a pochi passi da Piazza Navona.

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Redazione

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