Il 2022 di Magazzino Italian Art a New York: in programma mostre di Piero Gilardi e Formafantasma
L’istituzione nata dai collezionisti Giorgio Spanu e Nancy Olnick annuncia la programmazione di mostre del 2022, con focus dedicati a Piero Gilardi e al duo di designer Formafantasma. In attesa di inaugurare il nuovo padiglione del museo, nella primavera del 2023
Natura ed ecologia sono i temi attorno cui ruotano le principali mostre, in programma nel 2022, di Magazzino Italian Art, spazio espositivo nato nel 2017 a New York, lungo le sponde dell’Hudson, dalla volontà di Giorgio Spanu e Nancy Olnick, la cui collezione vanta oltre 500 opere di arte italiana del secondo Novecento, soprattutto della corrente dell’Arte Povera. L’artista Piero Gilardi e il duo di designer Formafantasma saranno infatti i protagonisti di due esposizioni che saranno inaugurate, rispettivamente, il 7 e il 22 maggio. Sono invece in corso i lavori che porteranno, nella primavera 2023, all’inaugurazione del nuovo padiglione del museo, progettato dagli architetti Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo (che insieme nel 2008 hanno realizzato la casa Olnick Spanu a Garrison, New York) e intitolato a Robert Olnick, padre di Nancy Olnick.
LE MOSTRE DEL 2022 DI MAGAZZINO ITALIAN ART A NEW YORK
Gilardi: Tappeto-Natura è la mostra a cura di Elena Re dedicata a Piero Gilardi (Torino, 1942), la prima mai organizzata in un museo statunitense che racconta, attraverso l’opera più nota dell’artista, Tappeto-Natura, le sue “convinzioni etiche, ecologiche e politiche”, come sottolinea la curatrice. Le opere riproducono, utilizzando come materiale il poliuretano espanso, scenari naturali, per una contraddizione concettuale tra artificiale e naturale, tra arte e tecnologia. Tra il 1966 e il 1968 Gilardi visse a New York, ed espose i suoi Tappeti-Natura in gallerie internazionali e spazi underground. Ha scritto inoltre su riviste come Arts Magazine e Flash Art e ha teorizzato il termine di Arte microemotiva. Nel 2008 dà vita a Torino al PAV – Parco d’Arte Vivente, un centro sperimentale d’arte contemporanea. Dal 22 maggio al 14 novembre sarà invece la volta di Formafantasma at Manitoga’s Dragon Rock: Designing Nature, mostra organizzata da Magazzino Italian Art in collaborazione con Manitoga, Russel Wright Design Center che vedrà il duo di designer italiani formato da Andrea Trimarchi e Simone Farresin (i Formafantasma) presentare una selezione di opere in dialogo con “Dragon Rock”, casa e studio del designer americano Russel Wright immersa nei boschi dell’Hudson Valley: “la selezione di lavori, presentati nello spazio in modo silenzioso e come parte stessa dell’architettura, si focalizza principalmente sui primi lavori dei designer, dove la ricerca dei materiali e la preferenza per l’organico incontrano, in modo inaspettatamente coerente, l’attitudine sperimentale di Wright e la sua visione dell’architettura come estensione del paesaggio”.
LA VISIONE DI MAGAZZINO ITALIAN ART. LE PAROLE DEL DIRETTORE VITTORIO CALABRESE
“Siamo entusiasti di annunciare la programmazione di Magazzino Italian Art per la prossima stagione, che corrisponde al quinto anniversario dell’istituzione”, sottolinea il direttore Vittorio Calabrese. “Saremo il primo museo negli Stati Uniti a esporre in una grande mostra le opere dell’artista Piero Gilardi. Pur essendo associato al movimento dell’Arte Povera, Gilardi si distingue dagli altri del gruppo per essersi concentrato su temi di biopolitica ed ecologia, che rendono il suo lavoro oggi particolarmente rilevante. In aggiunta a questa attenzione alla sostenibilità, continueremo a promuovere il nostro impegno nei confronti della comunità con un progetto in collaborazione con un’altra istituzione locale, Manitoga, The Russel Wright Design Center, e con la coppia di designer italiani Formafantasma, che intendono creare un dialogo tra il loro lavoro e quello del compianto designer industriale Russel Wright, esplorando la sincronicità tra natura, architettura e design”, anticipando, inoltre, gli altri progetti in programma: “nel confermare il nostro impegno verso la ricerca sull’arte italiana annunciamo”, conclude Calabrese, “anche il prossimo ciclo di conferenze, curato da Katie Larson. Proseguiamo, inoltre, con l’annuale collaborazione con la Casa Italiana Zerilli-Marimò a New York e facendo seguito alla recente mostra dell’artista Namsal Siedlecki all’Istituto Italiano di Cultura, siamo orgogliosi di collaborare ancora con queste importanti istituzioni per una personale dell’artista Margherita Raso”.
– Desirée Maida
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