Pezzi di ricambio e pittura. La mostra di Daniel Knorr a Napoli

La pittura di Daniel Knorr guarda al mondo dell’industria e alla sua automazione per parlare di desiderio. Nell’ambito di un progetto che da Basilea raggiunge la galleria Fonti di Napoli

Una Cadillac smontata nei suoi 33 panelli costitutivi e allestita sulle pareti della prima sala della galleria Fonti di Napoli e, nella seconda, una Smart, ricomposta nel suo aspetto ideale di veicolo. Entrambe le opere, risalenti al progetto Laundry, realizzato da Daniel Knorr (Bucarest, 1968) per Basel Unlimited nel 2019, assemblano e dis-assemblano una relazione profonda e tutto sommato oscura: quella tra l’oggetto idealizzato e la meccanica del desiderio.

Daniel Knorr. Laundry. Exhibition view at Galleria Fonti, Napoli 2022. Photo © Pamela Orrico

Daniel Knorr. Laundry. Exhibition view at Galleria Fonti, Napoli 2022. Photo © Pamela Orrico

DANIEL KNORR DALLE MACCHINE ALLA PITTURA

Con Laundry del 2019 Daniel Knorr indagava un rapporto ambiguo ma profondo: La “pulizia” dell’ideale di fabbrica, del modello industriale, contrapposta a tutta l’inevitabile “contaminazione” nel momento della sua immissione nel circuito sociale, fatto di desideri, piccoli o grandi egoismi, astuzie pubblicitarie e obsolescenze programmate. Knorr trasformava un macchinario per autolavaggio in congegno creativo automatizzato. Le tele che venivano fuori da questo processo erano tutt’altro che pulite, ma sporche in senso tecnico (la pittura sporca la tela) eppure tornavano vergini, intonse, come appena uscite dalla lavatrice o da un grembo materno motorizzato.

Daniel Knorr, Laundry Limo, 2019, Automative Machine Painting, Acrylic on Canvas, 180 x 130 cm. Courtesy Galleria Fonti, Napoli

Daniel Knorr, Laundry Limo, 2019, Automative Machine Painting, Acrylic on Canvas, 180 x 130 cm. Courtesy Galleria Fonti, Napoli

LA MOSTRA DI KNORR A NAPOLI

Un atto di pulizia inversa che viene amplificato dai colori brillanti, come giochi di luce sulle bolle di sapone industriale e sulle carrozzerie metallizzate delle auto. Questa mostra, mantenendone l’approccio concettuale, focalizza il senso più intimamente pittorico, ostensivo (quasi da Iconostasi bizantina) di quell’originario progetto. “Sporco” vs “Pulito” “Idea” vs “Desiderio” non sono più solo forze catturate nella loro contrapposizione dinamica, ma mostrate ora come categorie visive complesse e pienamente fruibili in forma di oggetto e superficie pittorica.

Emanuele Leone

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Emanuele Leone Emblema

Emanuele Leone Emblema

Emanuele Leone Emblema (Napoli, 1982) è storico dell’arte e curatore. Studi (alcuni conclusi, altri meno) in psicologia, lingue straniere, lettere classiche, storia delle religioni. Allievo e assistente di Amnon Barzel dal 2003 al 2006. Dal 2011 a oggi curatore e…

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