La realtà immaginaria di Rä di Martino a Roma

Cinema, fotografia, performance e video sono i linguaggi messi in campo dall’artista Rä di Martino nella sua mostra alla galleria di Valentina Bonomo

Nella sua mostra romana alla galleria Valentina Bonomo, Rä di Martino (Roma, 1975), formatasi a Londra e a New York, si muove con disinvoltura tra media eterogenei: cinema, fotografia, video, performance. L’indagine sul nesso simbiotico tra realtà e finzione – un rapporto di osmosi, peculiare della frastornante iconosfera in cui siamo immersi ‒ è sempre stato centrale nella sua ricerca.

LA MOSTRA DI RÄ DI MARTINO A ROMA

L’allestimento site specific ci mostra un sistema planetario simulato da antiche palle di cannone – allusione metonimica alla proiezione filmica ‒ su cui sono dipinte mappe di città immaginarie, illuminate da piccoli fasci di luce e da tre schermi. “È nato un interesse per le palle di cannone che ho cominciato a collezionare dallo scorso anno” – ci spiega l’artista ‒ “mi sono subito sembrati dei piccoli pianeti per la loro consistenza, per il colore un po’ arrugginito”. La finzione smaccata lumeggia le più sottili insidie della cosiddetta realtà, la cui problematicità spesso è sfuggente. Presenti anche alcune opere della serie Allunati, composizioni visionarie ispirate all’evento topico della conquista lunare.

Luigi Capano

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Luigi Capano

Luigi Capano

Di professione ingegnere elettronico, si dedica da diversi anni all’organizzazione di eventi culturali sia presso Gallerie private che in spazi istituzionali. Suoi articoli d’arte sono apparsi su periodici informatici e cartacei: Rivista dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, Expreso…

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