La realtà come onda: le opere “filtrate” di Diango Hernández a Milano
Nella mostra “Olaísmo”, da FL Gallery | Wizard, l’artista concettuale cubano Diango Hernández espone una nuova serie di dipinti a olio e sculture in metallo, tutte accomunate dalla presenza di un elemento semitrasparente attraverso cui vederle
Quante volte, nei passati due anni, abbiamo imparato a vedere il mondo attraverso un filtro? Lo schermo di un televisore, una finestra, un monitor. È attraverso la porta a vetri del suo appartamento a Düsseldorf che l’artista concettuale Diango Hernández (Cuba, 1970) ha visto la realtà in questo lungo periodo, fondendo la nuova dimensione domestica con la sua propensione artistica a rivedere il mare cubano negli elementi della vita quotidiana.
La mostra Olaísmo, allestita presso FL Gallery | Wizard a Milano, è l’ideale verso cui ha orientato la sua visione, una modalità di lettura della realtà che la scompone in un eterno panta rei ispirato ai corsi e ricorsi delle onde marine.
LA MOSTRA DI DIANGO HERNÁNDEZ A MILANO
Alle pareti e sul soffitto, due sculture “a onda” in metallo policromo e tredici nuovi dipinti a olio, il cui denominatore comune è la presenza di questo filtro semitrasparente che trasforma il reale in un’immagine poco definita, restituendo in compenso delle visioni intime e confortanti. Accanto alla lunga collaborazione tra il gallerista Federico Luger e Hernández, prende vita in parallelo il progetto Rue Saffi (la galleria si trova appunto in via Saffi 6, a Milano), che vedrà la commercializzazione in punti vendita di alto livello di una linea di T-shirt che recano in stampa le trame di Olaísmo, affiancate in edizione limitata da una serie di Polaroid uniche della spiaggia di Miami ridisegnate dall’artista.
‒ Giulia Giaume
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