Il programma della biennale Manifesta 14 a Pristina
Dal 22 luglio al 20 ottobre 2022, nella capitale del Kosovo, si terrà la quattordicesima edizione della biennale nomade, con il titolo “it matters what worlds world worlds: how to tell stories otherwise”. Al centro il tema della riqualificazione urbana e della partecipazione attiva di cittadini
“Vogliamo costruire strutture, ancor prima che un evento effimero”: è stato questo il leit-motiv della presentazione della 14esima edizione di Manifesta, che si svolgerà a Pristina, nella capitale del Kosovo, dal 22 luglio al 20 ottobre 2022, in oltre 20 sedi sparse per la città. Dopo due anni di pandemia la biennale nomade ha intensificato i suoi sforzi per sviluppare modelli più sostenibili e costruire, assieme alle comunità locali, strutture a lungo termine capaci di agire come incubatori per la produzione di conoscenza e per pratiche innovative e partecipate. È il punto di partenza della manifestazione di Pristina, una delle capitali più giovani d’Europa, intenzionata a diventare l’epicentro di un modello di mostra biennale alternativo e più autenticamente contemporaneo.
MANIFESTA 14 A PRISTINA
Si intitola it matters what worlds world worlds: how to tell stories otherwise (una frase bizzarra che potrebbe essere tradotta come “importa cosa i mondi mondo mondi: come raccontare le storie in altra maniera”) la biennale della durata di 100 giorni, improntata sulla visione sviluppata da CRA-Carlo Ratti Associati assieme a cittadini, urbanisti, professionisti culturali, artisti e pensatori kosovari. Sempre tenendo al centro i bisogni della città. Un’indagine dalla quale sono emerse le urgenze di recuperare lo spazio pubblico, rafforzare la democrazia partecipativa, estendere l’infrastruttura culturale oltre i confini del centro, creare e mantenere spazi per il benessere, migliorare la diversità e l’inclusività nei campi culturali e rendere Pristina più verde; obiettivi che vengono perseguiti attraverso progetti artistici, urbanistici, educativi ed ecologici, raggruppati in un programma fondato su quattro pilastri.
IL PROGRAMMA DI MANIFESTA 14 A PRISTINA
I quattro pilastri di Manifesta 14, che corrispondono ad altrettanti luoghi recuperati e riqualificati per ospitare i visitatori sono: l’ex Biblioteca Hivzi Sylejmani di Pristina, dove è già stato avviato il Centro interdisciplinare per la pratica narrativa, a stretto contatto con la comunità locale; il Grand Hotel di Pristina, punto d’incontro di cittadini, funzionari e politici durante l’era jugoslava, in cui saranno allestiti interventi artistici per i suoi 13 piani con temi come transizione, migrazione, acqua, capitale, amore, ecologia e speculazione; la Brick Factory, grande spazio postindustriale poco fuori dal centro città che ospiterà un centro di ricerca e ricreazione eco-urbana per collegare la città con le aree rurali, lavorando su archeologia, cartografia, narrazione, musica, edilizia, giardinaggio e cucina. Sono 22 le sedi diffuse in cui avverranno altrettanti interventi artistici site specific, dalle piazze e dai viali della città a un ex cinema esistente e un osservatorio, luoghi di importanza storica e contemporanea della città. A questi si aggiungono numerosi interventi che puntano a favorire la riqualificazione del tessuto urbano, come il Green Corridor – firmato da CRA Carlo Ratti Associati con il coordinamento di UN Habitat e Città di Pristina – che trasformerà una parte della dismessa ferrovia Pristina – Belgrado in un nuovo spazio verde dotato di un percorso pedonale che collegherà la fabbrica di mattoni al Palazzo della Gioventù e dello Sport. E come per i grandi eventi sportivi (si pensi al dibattito sulle Olimpiadi di Milano e Cortina del 2026), per una volta anche per un grande evento culturale si punta a riflettere su ciò che resterà una volta chiusa la mostra. Da seguire.
– Giulia Ronchi
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