Questioni di genere e guerra in Ucraina. A Venezia la mostra “Without Women” di Zinaida
L’artista ucraina è protagonista di una mostra personale a latere della 59esima Biennale d’Arte di Venezia. Si riflette sul “ruolo dominante dell’uomo nella società” attraverso uno spaccato della vita dei Carpazi
È una 59. Biennale Arte che guarda e riflette fortemente sul conflitto in Ucraina quella inaugurata a Venezia, tra iniziative e mostre organizzate in supporto del popolo ucraino e per prendere netta posizione nei confronti dell’invasione russa iniziata lo scorso febbraio. La Biennale, a marzo, aveva annunciato la volontà di supportare il Padiglione Ucraino, mentre risale a pochi giorni fa, sempre da parte della Biennale, la nascita di Piazza Ucraina, progetto speciale della 59. Biennale D’Arte di Venezia che consiste in un’installazione situata nello Spazio Esedra dei Giardini costruita attorno a un monumento ricoperto da sacchi di sabbia, in riferimento alla pratica diffusa nelle città ucraine di proteggere l’arte pubblica dai bombardamenti, cui si aggiunge la mostra This is Ukraine: Defending Freedom, Evento Collaterale organizzato da PinchukArtCentre insieme alla Fondazione di Viktor Pinchuk. Un altro Evento Collaterale che vede al centro l’Ucraina è Without Women, mostra dell’artista multimediale originaria di Kiev Zinaida che riflette sul “ruolo dominante dell’uomo nella società” e sulle “complesse relazioni tra gli esseri umani”.
LA MOSTRA DI ZINAIDA ALLA BIENNALE DI VENEZIA. TRA GUERRA IN UCRAINA E QUESTIONI DI GENERE
A cura di Peter Doroshenko e organizzata dalla Visual Research Support Foundation Charitable Organization, Without Women è un’installazione multimediale – in mostra presso Spiazzi, nei pressi dell’Arsenale – a cui Zinaida lavora dal 2017. Comprende video e fotografia su larga scala, e lavora sulla manipolazione della percezione per creare una narrazione che ruota attorno a temi identitari, mitologia e folklore. L’opera è ambientata nei Carpazi in Ucraina: qui l’artista osserva il lavoro e le abitudini dei pastori e il loro ruolo maschile durante i loro viaggi per condurre le greggi in montagna. “Without Women mostra che una persona rivela pienamente la propria vera natura quando affronta condizioni difficili; lo spettatore sente la magia di quella trasformazione energetica quando attraversa la mostra”, spiega Zinaida. “L’enfasi sull’assenza delle donne è infatti la presenza simbolica della donna invisibile. Energia femminile accanto all’essere maschile”.
“WITHOUT WOMAN” DI ZINAIDA ALLA BIENNALE DI VENEZIA. UNA MOSTRA A STEP
La mostra si suddivide in due parti, a causa delle difficoltà riscontrate nella spedizione delle opere dall’Ucraina all’Italia. La prima, che inaugurerà al pubblico il 23 aprile, vede tre opere video proiettate su schermi di grandi dimensioni: ognuno di questi video documenta la vita isolata di questi uomini, per una installazione che comprende anche elementi tattili e olfattivi. La seconda parte della mostra aprirà un mese dopo la fine del conflitto in Ucraina, e consisterà in una grande installazione fotografica dal titolo The Milk of Life, che fa riferimento alla produzione del latte di pecora, inteso come nutrimento e nelle sue accezioni simboliche.
– Desirée Maida
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati