La mostra “doppia” di Italo Zuffi a Bologna

Prende forma al MAMbo di Bologna e a Palazzo De’ Toschi la mostra che ripercorre la carriera dell’artista transmediale Italo Zuffi. Dalle opere degli esordi fino alla recente ricerca sulla scultura e sulla parola

Il MAMbo di Bologna, insieme a Palazzo De’ Toschi, presenta Fronte e retro, l’articolata mostra che ha per soggetto le opere dell’artista transmediale Italo Zuffi (Imola, 1969). L’esposizione è divisa in due parti: la prima, all’interno del museo, racchiude lavori di Zuffi dagli esordi fino al 2020, opere che, attraverso medium diversi, affrontano i nuclei tematici fondamentali dell’artista, come i contrasti e le opposizioni che possono agire sia sul corpo dell’artista sia sulla forma scultorea. Peculiari la selezione di Scomposizioni e Osservatori esposta all’interno della Sala delle Ciminiere, presentata in un perfetto dialogo con l’architettura circostante, e le opere che gravitano intorno al tema della competizione, nelle quali Zuffi indaga da addetto ai lavori la struttura e il funzionamento del potere all’interno del sistema dell’arte contemporanea, ridicolizzandoli e interpretandoli con happening e performance che coinvolgono il visitatore, rendendolo parte integrante del lavoro.

Italo Zuffi. Fronte e retro. Exhibition view at MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, 2022. Courtesy Istituzione Bologna Musei. Photo Ornella De Carlo

Italo Zuffi. Fronte e retro. Exhibition view at MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, 2022. Courtesy Istituzione Bologna Musei. Photo Ornella De Carlo

SCULTURA E PAROLA SECONDO ZUFFI

La seconda parte della mostra, a Palazzo De’ Toschi, è un insieme di nuove produzioni site specific che toccano aspetti importanti della nuova ricerca artistica di Zuffi, soprattutto in ambito scultoreo. Qui le opere scolpite, oltre a essere movimentate da performance, vengono messe in discussione attraverso la frammentazione. C’è grande interesse verso il tema della parola, affrontata sia dalle poesie dell’artista ‒ Poesie Doppie ‒ sia come origine della forma scultorea.

Giulia De Sanctis

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia De Sanctis

Giulia De Sanctis

Dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo Linguistico Santorre di Santarosa, l’amore per l’arte ha portato Giulia De Sanctis (Torino, 1998) a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Torino, in cui attualmente è laureanda in Comunicazione e Valorizzazione del…

Scopri di più