Gli studenti della John Cabot University in mostra all’Orto Botanico di Roma
Gli studenti del Dipartimento di Storia dell'Arte e Studio Art della John Cabot University di Roma hanno interagito con gli spazi dell’area verde, oasi di biodiversità situata alle pendici del Gianicolo. Le foto
Tra i tanti vantaggi di studiare storia dell’arte nella Capitale, c’è quello di poter usufruire del suo patrimonio artistico e paesaggistico. Lo sanno bene gli studenti del Dipartimento di Storia dell’Arte e Studio Art della John Cabot University di Roma che hanno potuto passare dalla teoria alla pratica, realizzando una mostra dal 28 aprile 2022 nell’Orto Botanico, il giardino di Trastevere, oasi di biodiversità situata alle pendici del Gianicolo e gestita dal dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza di Roma, arricchendolo di opere di arte contemporanea e design.
LA MOSTRA DI JCU ART & DESIGN NELL’ORTO BOTANICO
“La mostra di JCU Art & Design, sviluppata dal Dipartimento di Storia dell’Arte e Studio Art, è un’interazione del lavoro degli studenti con lo spazio dell’Orto Botanico guidati di professori come Catherine Biocca, Valerio Di Lucente, Rä DiMartino e James Gardner”, spiegano dall’università privata americana, famosa per il suo approccio pragmatico alle discipline studiate. “Il programma Arte e Design unisce apprendimento e sperimentazione sposando tecnologia e tattilità, per produrre un linguaggio visivo che nasce dalla ricerca su Roma. I giovani e diversi studenti hanno celebrato le loro diverse prospettive di un amalgama di argomenti. La fusione delle culture è stata unificata nella loro ricerca di colori audaci, texture, e movimento che variano dai materiali dalla schiuma spray installata nel bambù alle tele piegate, tagliate, e dipinti in colori elettrici, sostenute da filati delicati”.
GLI SPETTATORI INVITATI A UNA CACCIA AL TESORO NEL GIARDINO
L’occupazione dello spazio ha invitato gli spettatori a muoversi nel giardino, alla ricerca di foto, stampe e dipinti incorniciati nel contrasto dei toni verdi e della terra del giardino. Durante il vernissage, per un solo giorno, gli studenti di Curating Museums and Galleries, guidati dalla curatrice Ilaria Gianni, hanno presentato Uprooted, una mostra incentrata sullo spostamento dei popoli e comunità nel mondo. Gli artisti hanno creato un passaporto, rappresentativo dell’accessibilità, e della sua mancanza, di alcune regioni nel processo di immigrazione. Le opere di Sonia Andresano, Alessandro Calizza, Eleonora Cerri Pecorella, Luca Grimaldi e Guendalina Urbani sono state trasformate in adesivi che fungono da indicatori per ogni nuovo luogo di vita vegetale, cinque tipi di piante non native, all’interno del giardino, nel tentativo di assomigliare a rifugiati e viaggiatori quando o si ricevono timbri al controllo di frontiera. Il movimento, insieme alle opere d’arte e di design installate in tutto il giardino, è ciò che Uprooted emula in questa esperienza dell’esibizione. Ecco le immagini…
Orto Botanico, Largo Cristina di Svezia, 23 A, Roma
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