Pittura, colore e metamorfosi nella mostra di Carlo Ciussi a Locarno
Ripercorre la carriera pittorica di Carlo Ciussi la mostra allestita alla Fondazione Ghisla Art Collection di Locarno. Ventisette opere rendono omaggio all’artista a dieci anni dalla scomparsa
È un’importante occasione quella offerta dalla Fondazione Ghisla Art Collection di Locarno per conoscere l’opera di un interessante artista italiano, Carlo Ciussi (Udine, 1930-2012). La mostra, intitolata La metamorfosi del colore, a cura di Davide Mogetta, costituisce una sintetica ‒ in tutto sono 27 opere ‒ ma significativa antologica dell’opera dell’artista, realizzata in collaborazione con l’Archivio Carlo Ciussi, a dieci anni dalla sua scomparsa.
LA MOSTRA DI CARLO CIUSSI A LOCARNO
Ci troviamo di fronte a lavori apparentemente diversi tra loro, che attraversano oltre quarant’anni di cammino, tra i quali è tuttavia possibile scorgere un fil rouge. Sicuramente attento a ciò che gli stava attorno, Ciussi dà vita a un suo linguaggio che dal segno facilmente riconoscibile della metà degli Anni Sessanta giunge nei Settanta a un’astrazione geometrica molto composta. Tra le opere più forti in mostra i due grandi Senza titolo del 2003-05, in cui gli stessi quadrati delle prime opere si trovano ora disassati con alcune sbavature di colore, come se l’artista udinese, giunto alla fine del suo percorso artistico ed esistenziale, fosse riuscito a liberarsi di qualsivoglia coercizione per giungere a una potente tridimensionalità.
‒ Angela Madesani
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati