Muore a 87 anni Paula Rego, l’artista e femminista che dipingeva fiabe anticonvenzionali
L'artista portoghese naturalizzata britannica è scomparsa dopo una breve malattia. Rego è tra le protagoniste de "Il Latte dei Sogni", mostra internazionale della 59. Biennale Arte di Venezia in corso fino al 27 novembre 2022
“È con immensa tristezza che annunciamo la morte dell’artista inglese nata in Portogallo Paula Rego. È morta a 87 anni pacificamente questa mattina, dopo una breve malattia, nella sua casa nel nord di Londra, circondata dalla sua famiglia. I nostri più sentiti pensieri vanno ai suoi figli, Nick, Cas e Victoria Willing, ai suoi nipoti e pronipoti”. Con questa breve nota stampa la galleria Victoria Miro comunica la scomparsa di Paula Rego, artista portoghese naturalizzata britannica nota per la sua pittura dall’apparenza fiabesca, attraverso la quale veicolava contenuti ostici e fortemente connessi a temi sociali e politici. Paula Rego è tra gli artisti protagonisti de Il Latte dei Sogni, mostra della 59. Biennale Arte di Venezia curata da Cecilia Alemani e in corso fino al 27 novembre 2022.
VITA E ARTE DI PAULA REGO
Nata a Lisbona nel 1935, Paula Rego trascorre l’infanzia e l’adolescenza in Portogallo, fino al 1951, anno in cui giunge a Kent in Inghilterra dove frequenta The Groove School. L’anno successivo si iscrive alla Chelsea School of Art di Londra, per poi passare alla Slade School of Art. La sua carriera artistica ha inizio negli anni Sessanta, per la precisione nel 1962, quando inizia a esporre con The London Group, associazione artistica che tra i suoi membri anche David Hockney. Nel 1969 rappresenta il Portogallo alla Biennale di San Paolo, mentre negli anni Settanta tiene numerose personali in diverse città del Portogallo e della Gran Bretagna. La sua prima grande mostra personale si è tenuta nel 1981 a Londra, presso la AIR Gallery; è del 1988 invece la mostra alla Serpentine Gallery. Rego è stata la prima artist-in-residence alla National Gallery di Londra, membro della Royal Academy of Arts e Dama Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico. Inoltre è stata al centro di pubblicazioni e programmi TV, come Paula Rego, Secrets & Stories, documentario della BBC diretto dal figlio dell’artista Nick Willing, vincitore del Royal Television Award per il miglior programma artistico nel 2018, e The Southbank Show nel 1992 e 2007. Lo scorso anno alla Tate Britain di Londra si è tenuta la più grande retrospettiva mai dedicata all’artista, con collage, pastelli, acrilici, acquerelli, incisioni, stampe e sculture. La mostra ha coperto tutta la sua carriera, a partire dagli anni Cinquanta fino alle produzioni più recenti.
L’ARTE DI PAULA REGO
L’arte di Paula Rego si ispira alle fiabe, alle tradizioni popolari e alla letteratura, per una pittura naÏve che trova i suoi riferimenti nella storia dell’arte in Goya, Diego Velásquez, Rodin, Gauguin, Bosch, Brueghel, Carlo Crivelli e de Chirico, pur essendo fortemente intellettuale, pungente e politicamente impegnata: “si lancia persino nella critica sociale come quando si schiera a favore dell’aborto (ma contro il suo lato illegale), oppure in difesa delle donne povere senza accesso alle cure mediche adeguate. Le feste e le danze di paese, il flusso straripante della vita, sia nella purezza contaminata sia nelle nefandezze più becere – come stupri, violenze e abusi -, il mondo compromesso della fanciullezza sono tutti temi che rientrano nei suoi dipinti: crudi e viscerali, sanguigni anche per le tonalità”, scrive Giorgia Basili in questo articolo. Infatti Paula Rego è nota per le opere che affrontano senza mezzi termini temi legati al libero arbitrio femminile alla sofferenza e alla sopravvivenza, come la serie Dog Women, iniziata nel 1994, la serie Abortion, 1998–99, che pare abbia influenzato nel 2007 il successo del secondo referendum in Portogallo sulla legalizzazione dell’aborto, e la serie Female Genital Mutilation, del 2008-2009.
– Desirée Maida
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