A Milano Nicolas Party incontra i giganti dell’arte
È la collezione del Museo Poldi Pezzoli di Milano a fare da cornice al dialogo tra l’arte di Nicolas Party e quella di maestri del calibro di Mantegna, Botticelli e Piero della Francesca
Una mostra divertente quella di Nicolas Party (Losanna 1980), che si inserisce nel percorso di mostre contemporanee create ispirandosi alla collezione del Museo Poldi Pezzoli di Milano.
Party è noto per le sculture, i dipinti a pastello morbido con colori anti-naturalistici, le pitture murali. In questo caso, il dialogo con lo spazio museale molto ricco è lieve, eppure pervasivo.
Lo stile di Party è al passo coi tempi, riconoscibile. Col pastello morbido Degas trasmetteva la leggerezza dell’istante: Party trasmette plasticità metafisica.
LA MOSTRA DI NICOLAS PARTY A MILANO
Nel Salone Dorato, al cospetto di capolavori di Mantegna, Pollaiolo, Botticelli, Piero della Francesca, ecco i piccoli trittici ispirati all’opera di Albertinelli, nei quali Party unisce spunti nuovi ai propri soggetti. Nella Stanza del Collezionista, per contrasto, un trittico da 4 metri, teatrale.
Sta di fatto che la mostra è divertente, stimolante. Sia nel confronto con i capolavori antichi del museo, sia nella “caccia al tesoro” che si è indotti a fare, rincorrendo incuriositi, nelle varie sale, i dettagli ai quali si è ispirato Party, segnalati da cartelli. Particolari, drappeggi, colori, soggetti e strutture. Inseguendo le ispirazioni e saltellando nel tempo, le ore nel museo volano lievissime.
‒ Antoh Mansueto
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