Tutto il potere di Internet nella mostra di Saverio Todaro a Torino
Le dinamiche dei social network e la dilagante presenza di Internet sono il fulcro attorno a cui ruotano le opere pittoriche di Todaro, in mostra nei nuovi spazi della galleria Riccardo Costantini Contemporary
Sono numerosissimi gli avatar anonimi realizzati da Saverio Todaro (Berna, 1970), all’ingresso della prima sala della nuova galleria di Riccardo Costantini a Torino. Quasi tutte di dimensioni ridotte, le opere pittoriche, incastonate all’interno di singolarissime cornici, rappresentano un immaginario reale di quel mondo virtuale che, giorno dopo giorno, è sempre più strettamente legato alle relazioni sociali, al vivere quotidiano, alla storia, alle religioni e all’economia. In questo allestimento diviene istantaneo il processo di riconoscimento del piccolo ritratto, dovuto all’inserimento di loghi, brand, attributi iconografici e a un linguaggio contemporaneo e visivo ampiamente acquisito dalla nostra coscienza.
LA MOSTRA DI SAVERIO TODARO A TORINO
Todaro presenta una riflessione fortemente sarcastica, in cui ogni silhouette rappresenta parte di un’intera e ipotetica quadreria del futuro, realizzata da profili omologati e definitivamente assoggettati al potere di Internet. Altre insegne di regime sono visibili sia nel grande stendardo nazista della Luftwaffe con impresso il logo di Instagram, che nel murale site specific dell’icona di Google. Tra i volti delle “sentinelle” a guardia delle singole stanze, troviamo il ritratto a carboncino su carta di Michel Foucault, il quale argomentava che nelle società occidentale il potere tecnologico è alla stregua di una prigione, come una vera e propria forma di controllo e sorveglianza.
– Giuseppe Amedeo Arnesano
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