Opere d’arte in fabbrica. A Eugenio Tibaldi la ventesima edizione del Premio Ermanno Casoli

Intitolato a Ermanno Casoli, fondatore dell’azienda Elica, il premio ogni anno vede un artista del panorama contemporaneo impegnato nella realizzazione di un’opera site specific pensata per gli spazi delle fabbriche del gruppo Elica. Con la partecipazione dei dipendenti

È Eugenio Tibaldi (Alba, 1977) il vincitore della XX edizione del Premio Ermanno Casoli, riconoscimento dedicato all’arte contemporanea promosso dalla omonima Fondazione, istituzione nata nel 2007 intitolata a Ermanno Casoli, imprenditore fondatore di Elica, azienda leader a livello internazionale nella produzione di cappe a uso domestico. Scopo della Fondazione è “promuovere iniziative in cui l’arte contemporanea diventa uno strumento didattico e metodologico capace di migliorare gli ambienti di lavoro e di innescare processi innovativi, ponendosi come obiettivo quello di favorire il rapporto tra il mondo dell’arte e quello delle aziende”. Non a caso, il Premio ogni anno vede un artista del panorama contemporaneo impegnato nella realizzazione di un’opera site specific per gli spazi aziendali di Elica, con la partecipazione delle persone che vi lavorano.

L’OPERA DI EUGENIO TIBALDI PER IL PREMIO ERMANNO CASOLI

L’opera che Eugenio Tibaldi realizzerà per EMC FIME di Castelfidardo (An), azienda del gruppo Elica, si intitola MARSHY, e sarà inaugurata nell’autunno 2022. “Da sempre attratto dalle dinamiche e dalle estetiche marginali, dal complesso rapporto fra economia e paesaggio contemporaneo, Eugenio Tibaldi, per il progetto MARSHY, porta avanti una ricerca che verte sul concetto e sul ruolo dello scarto nell’economia e nella realtà quotidiana”, spiega Marcello Smarrelli, curatore del Premio. “Il difetto e il conseguente tentativo di miglioramento sono visti dall’artista come parte dell’evoluzione, in una tensione volta al controllo, all’efficienza e alla precisione. Nei progetti che realizza in diverse parti del mondo, teorizza un senso del margine inteso più come condizione mentale che geografica. Attraverso questa pratica l’artista attiva una dinamica processuale che, applicata alla ricerca artistica, fa emergere forme di estetica alternativa alle pratiche tradizionali”.

ARTE E IMPRESA SECONDO L’AZIENDA ELICA

“Arte e impresa hanno in comune molto più di quanto pensiamo: entrambi inventano ogni giorno il futuro”, sottolinea Francesco Casoli, Presidente di Elica. “Da sempre Elica, attraverso la Fondazione Ermanno Casoli, intitolata a mio padre, introduce l’arte in azienda, in stretta sinergia con i dipendenti, perché crediamo fortemente che l’espressione artistica offra uno stimolo unico a sviluppare il pensiero laterale, la curiosità, la passione per il bello: tutti valori fondativi per noi e per EMC FIME, controllata dal Gruppo Elica. Siamo entusiasti del progetto di Eugenio Tibaldi, vincitore del Premio Ermanno Casoli, con il quale siamo davvero onorati di collaborare”.

– Desirée Maida

www.fondazionecasoli.org 

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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