MAXXI Bulgari Prize. La mostra dei finalisti del premio per la giovane arte. Le foto
Sono Alessandra Ferrini, Silvia Rosi e Namsal Siedlecki i tre finalisti della terza edizione di uno dei più importanti premi per la giovane arte italiana. Le loro opere sono esposte nella scenografica Galleria 5 al terzo piano del museo
Dopo l’annuncio dei nomi dei finalisti, entra ora nel vivo il progetto che unisce il MAXXI e Bvlgari nel sostegno e nella promozione dei giovani artisti. Alessandra Ferrini (Firenze, 1984), Silvia Rosi (Scandiano – RE, 1992) e Namsal Siedlecki (USA, 1986) sono, infatti, i protagonisti della mostra, a cura di Giulia Ferracci, della terza edizione del MAXXI Bvlgari Prize che si svolgerà dal 23 giugno a novembre 2022. Allestita nella scenografica Galleria 5 al terzo piano del museo, la mostra presenta tre lavori pensati, prodotti e realizzati appositamente per il Premio, sulla base dei quali la stessa giuria internazionale che li ha scelti – composta da Hou Hanru, Direttore Artistico del MAXXI, Bartolomeo Pietromarchi Direttore del MAXXI Arte, Hoor Al Qasimi Presidente e Direttrice Sharjah Art Foundation, Chiara Parisi Direttrice Pompidou-Metz e Dirk Snauwaert Direttore WIELS Contemporary Art Centre – decreterà il vincitore in autunno, la cui opera entrerà a far parte della collezione del MAXXI.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Il percorso espositivo si apre con Gaddafi in Rome: Notes for a Film, di Alessandra Ferrini, una video installazione che opera una vera e propria dissezione della “messa in scena” della prima visita ufficiale in Italia di Muammar Gheddafi nel 2009, ispirandosi direttamente alla pratica delle dissezioni pubbliche nei Teatri Anatomici dal Medioevo in poi. Si prosegue con Nuovo Vuoto di Namsal Siedlecki, un viaggio metaforico nato dall’interesse dell’artista per gli spazi vuoti all’interno delle sculture in bronzo fuse a cera persa. E si conclude con il progetto di Silvia Rosi, artista italo-togolese che ha trovato nella fotografia una pratica di ricerca sulla memoria, per comprendere come ricordiamo e perché dimentichiamo. Ecco le immagini…
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