Cristian Chironi. L’artista italiano che sta spopolando a New York

L'artista sardo porta in mostra la performance multidisciplinare, itinerante e site specific ispirata a Costantino Nivola, realizzata nel 2021, a fianco di un progetto a metà tra l'esposizione e l'open studio con l'americano Dan Devine

Un nome italiano rimbalza da un anno tra le avenue di New York: è quello di Cristian Chironi, artista di Orani (Nuoro) classe 1974 che lavora tra fotografia, video e performance. È proprio una performance ad aver richiamato l’attenzione di pubblico e critica nella Grande Mela tra il 2021 e il 2022. Tutto è iniziato quando, lo scorso ottobre, Chironi ha deciso di realizzare insieme a Magazzino Italian Art una serie di guide su strada chiamate New York Drive, a bordo di una particolare Fiat 127 Special. Ora, con il video di quella performance itinerante e site specific in mostra e il nuovo progetto collaborativo Drivers, è tornato a far parlare di sé.

Cristian Chironi, New York Drive, 2021 ph Magazzino Italian Art

Cristian Chironi, New York Drive, 2021 ph Magazzino Italian Art

LA PERFORMANCE DI CRISTIAN CHIRONI E IL LEGAME CON COSTANTINO NIVOLA

La New York Drive si ispirava all’artista sardo e compaesano di Chironi, Costantino Nivola (Orani, 1911 – East Hampton, 1988), di cui al Magazzino era nel 2021 aperta anche una mostra, Nivola: Sandscapes. Nei primi anni ’80 Nivola – che viveva nello stato di New York con la moglie, Ruth Guggenheim, da oltre 30 anni – si ammalò e iniziò a preoccuparsi di riportare in Sardegna opere sue e di altri grandi artisti sardi come Maria Lai, Giovanni Pintori e Salvatore Fancello lasciati in una casa in Toscana, inclusa una Fiat 127 Special, mito del car design firmata dal progettista Pio Manzù (figlio dello scultore Giacomo Manzù). Non è solo a questo episodio che Chironi fa riferimento nelle sue guide: la performance omaggia allo stesso tempo il legame tra Nivola e il celebre architetto Le Corbusier, che nel 1946 era stato membro del team internazionale di architetti che ha progettato l’edificio delle Nazioni Unite. Un incontro casuale con l’artista e l’architetto a New York si era trasformato in un’amicizia durata tutta la vita, portandoli a lavorare insieme sulla casa di Nivola nell’East End di Long Island dove hanno dipinto murales e creato un ambiente artistico sperimentale che ha coinvolto la stessa auto: ad ogni nuova location, veniva cambiata parte dei colori della sua carrozzeria, che per questo motivo ha assunto il soprannome “Chameleon”, camaleonte.

Per la serie New York Drive, Chironi aveva realizzato guide per visitatori da mezzora l’una, sempre accompagnato da una serie di co-piloti – tra cui professionisti museali, galleristi, giornalisti e attivisti – in un percorso che ha connesso la casa di Nivola a Springs con il consolato italiano e l’Istituto Italiano di Cultura di New York, fino a toccare le Nazioni Unite e il Magazzino Italian Art di Cold Spring. Nel corso delle guide l’artista ha creato uno spazio condiviso all’interno dell’auto, registrando ogni storia e intrecciandola in un video diario di viaggio, trasformando la piccola Fiat in un veicolo letterale e figurativo.

L'artista ed ex pilota Dan Delvine in una foto d'archivio

L’artista ed ex pilota Dan Delvine in una foto d’archivio

LA SERIE DRIVE DI CRISTIAN CHIRONI E DAN DEVINE

Ora, e fino al 13 agosto, la performance di Chironi è in mostra allo spazio Morton Street Partners di New York in forma di video. Ma non solo: a metà tra un’esposizione e un open studio, si può visitare anche il progetto Drivers, nato dalla collaborazione tra Chironi e l’artista americano Dan Devine. Durante una residenza artistica da Art OMI, Chironi ha conosciuto lo scultore, disegnatore e fotografo perché suo vicino di studio, e una volta visti gli interessi in comune i due hanno deciso di creare un progetto congiunto. Qui compaiono, tra le altre cose, una re-immaginazione del palazzo delle Nazioni Unite (proprio quello ideato tra gli altri da Le Corbusier) – ricreato da Chironi piegando delle pagine estrapolate da un libro –, il prototipo dell’Autobianchi Coupé di Manzù e le opere Long Stretch e The Ghost of Pneuma di Devine, che (da ex pilota di motocross) combinano pelle piegata e cucita con parti di motociclette.

– Giulia Giaume

http://www.cristianchironi.it/

https://artomi.org/

https://www.magazzino.art/visit

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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