Le angoscianti sculture di Erich Turroni nei rifugi antiaerei di Monopoli

Le atrocità della guerra, che implicano l’annientamento dell’Io e la distruzione della dignità umana, sono il fulcro tematico della mostra di Erich Turroni, che rende omaggio allo scrittore del Novecento Kurt Vonnegut nei Rifugi antiaerei di Monopoli

Tormento, agonia, dannazione. Nell’atmosfera cupa e oscura dei Rifugi antiaerei di Monopoli, il grande bunker scavato nel 1942 nella roccia arenaria in vista di un possibile conflitto atomico, Erich Turroni (Cesena, 1976) rappresenta ‒ attraverso i linguaggi della scultura e del disegno ‒ le atrocità della Seconda Guerra Mondiale inferte all’umanità. La poièsis dello scultore originario di Cesena risulta contrassegnata dalla ricerca sul corpo-limite, che sfocia nella mostra Sotto le palpebre del giorno – omaggio a Kurt Vonnegut.

Erich Turroni. Sotto le palpebre del giorno – omaggio a Kurt Vonnegut. Exhibition view at Rifugi Antiaerei Bunker, Monopoli 2022. Photo credits Marino Colucci

Erich Turroni. Sotto le palpebre del giorno – omaggio a Kurt Vonnegut. Exhibition view at Rifugi Antiaerei Bunker, Monopoli 2022. Photo credits Marino Colucci

ERICH TURRONI IN MOSTRA A MONOPOLI

L’esposizione, a cura di Roberto Lacarbonara, è ideata e promossa dal Comune di Monopoli, in collaborazione con la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, e durerà fino al 30 settembre 2022. Dieci sculture in resina e diversi materiali sintetici declinano l’archetipo della deformità, rappresentando corpi scarnificati e spettrali che si muovono in torsioni di sofferenza: come fossili-cadaveri in procinto di raggiungere l’Ade e che non hanno più nulla di umano. Esseri senza volto, che Erich Turroni rappresenta anche nella serie di grandi ritratti a sanguigna, cancellandone completamente ogni traccia di soggettività.

Erich Turroni. Sotto le palpebre del giorno – omaggio a Kurt Vonnegut. Exhibition view at Rifugi Antiaerei Bunker, Monopoli 2022. Photo credits Marino Colucci

Erich Turroni. Sotto le palpebre del giorno – omaggio a Kurt Vonnegut. Exhibition view at Rifugi Antiaerei Bunker, Monopoli 2022. Photo credits Marino Colucci

L’OMAGGIO DI TURRONI A KURT VONNEGUT

Come scrive a questo proposito Roberto Lacarbonara: “… involucri deformi in cui c’è l’abbozzo di figura che confina con il memento mori, nel disegno è rappresentato il ‘non sguardi, non corpi, non bocche’. Una scorticata verità, erosione del pensiero e dello spirito. Tra gli impervi varchi del bunker sono affisse, poi, le parole dello scrittore Kurt Vonnegut – celebrato nel suo centenario ‒ tratte dal noto romanzo Mattatoio n. 5 o La crociata dei bambini del 1969. Parole che rendono perfettamente l’estrema brutalità dell’annullamento generato dall’homo homini lupus di hobbesiana memoria, caratteristica intrinseca della natura umana: “E mi sono fatto luce, di notte, in una prigione con candele fabbricate col grasso di esseri umani massacrati dai fratelli e dai padri di quelle ragazzine. I terrestri devono essere il terrore dell’universo.

Cecilia Pavone

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Cecilia Pavone

Cecilia Pavone

Cecilia Pavone, storica e critica d’arte, curatrice indipendente, giornalista professionista, è nata a Taranto ed è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Bari. La sua ricerca verte sulla fenomenologia artistica contemporanea e sulla filosofia dell’arte. Scrive su riviste specializzate…

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