Riformulare il quotidiano: Caterina Morigi e Mariateresa Sartori allo Studio G7 di Bologna
Le due artiste, appartenenti a due differenti generazioni, esplorano la materia attraverso approcci personali e gesti delicati, come plasmare l’argilla o registrare la traccia del respiro. Qui le immagini della mostra
È concepita come un “dialogo aperto” che passa attraverso opere di recente produzione, la mostra in corso fino al 10 settembre 2022 da Studio G7 di Bologna. Si tratta della bipersonale, a cura di Laura Lamonea, di Caterina Morigi (Ravenna, 1991) e Mariateresa Sartori (Venezia, 1961), due artiste nate a 30 anni di distanza che condividono un approccio similare alla materia, concepito come un atto di riformulazione “capace di offrire una nuova narrazione sulle cose”. Morigi (autrice peraltro nel 2017 della copertina di Artribune Magazine #39), alla sua prima mostra in galleria, presenta una serie di opere realizzate in collaborazione con il Museo Zauli di Faenza: indagando il concetto di cratere, modella l’argilla fino ad ottenere forme a metà strada tra antichi vasi greci e cavità vulcaniche. Mariateresa Sartori, invece, propone un lavoro inedito legato all’aria e al soffio, tracce concrete di azioni impalpabili (come soffiare, respirare) che diventano parte integrante della materia. “Sembra che queste misteriose presenze siano passate anche dalla galleria di Giulia Biafore, che ha avuto l’intuizione di mettere in dialogo le due artiste in mostra, Caterina Morigi e Mariateresa Sartori”, commenta la curatrice. “Il gesto artistico di entrambe propone una nuova narrativa sugli eventi osservabili dall’uomo e avvia un’indagine su come funzionano le cose al di fuori del loro contesto”.
-Giulia Ronchi
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