Nuove gallerie in città: nel centro storico di Ferrara apre zanzara arte contemporanea

La galleria è divisa in due spazi – da una parte un white cube, dall’altra le ex scuderie – in cui si alterneranno pittura, fotografia e installazione, ma anche performance, eventi e incontri

Si ispira all’assunto del 1981 di Joseph Beuys “l’arte è una zanzara dalle mille ali” la nuova galleria di arte contemporanea che apre a Ferrara. zanzara arte contemporanea (il nome viene lasciato volutamente in minuscolo) è il progetto fondato dal duo curatoriale Giulia Giliberti e Sara Ricci e sorge nel centro storico della città, in via del Podestà. Una galleria che si distribuisce in due luoghi differenti, ai civici 11/11A e 14A: da una parte un tradizionale white cube, pronto a ospitare mostre pittoriche e fotografiche, dall’altra uno spazio ricavato da delle ex scuderie pensato per progetti installativi, performativi, per eventi e proiezioni.

ZANZARA ARTE CONTEMPORANEA: LE MOSTRE A FERRARA

All’organizzazione di mostre, si affianca il lavoro dell’associazione culturale che rivolge la sua attenzione all’esterno delle mura della galleria e delle ex scuderie, per aprire dialoghi e costruire sinergie con il territorio e le altre realtà che operano in ambito culturale. Una doppia sinergia che darà modo di sviluppare azioni alternative a quelle commerciali, organizzando eventi, incontri, laboratori didattici, performance e proiezioni, in linea con gli intenti con cui nasce la galleria: “l’obiettivo di zanzara arte contemporanea è di sviluppare mostre e progetti”, affermano le fondatrici, “riavvicinando e riconnettendo l’arte contemporanea al tessuto urbano e sociale della città”. Zanzara arte contemporanea inizia il suo percorso con due mostre su artisti mid-career nati intorno agli anni ’80. Da una parte David Grigoryan (Tbilisi, Georgia, 1987), street-photographer e fotoreporter di base a Odessa. Proprio alla città ucraina è dedicata Odessa sole mio, la personale che raccoglie gli scatti realizzati prima e durante la guerra in corso, narrando con delicatezza la crisi in cui è sprofondata a seguito dell’evento bellico. Dall’altra parte, Anomaliae, è il progetto di Elisa Leonini (Ferrara, 1980) che indaga la dimensione dell’invisibile e dell’impercettibile: partendo da ingrandimenti di frammenti di dischi in vinile e bachelite l’artista realizza immagini dalla dimensione quasi pittorica, suoni e sculture che mutano in paesaggi e territori sconosciuti. “Anomaliae vuole aprire le porte di un mondo invisibile o imprevisto, portando alla visione qualcosa che esiste ma che non possiamo vedere e rendendo udibile qualcosa che non possiamo sentire”, spiegano gli organizzatori. Idee chiare anche per quello che riguarda il prossimo anno: dopo il 30 dicembre 2022, data di chiusura delle due mostre, gli spazi saranno affidati a Luca Zarattini e Denis Riva, insieme per la prima volta, impegnati in un progetto espositivo a quattro mani che mixa diversi linguaggi e media.

– Giulia Ronchi

zanzara arte contemporanea
via del Podestà 11/11A Ferrara
Odessa sole mio
Anomalie
Fino al 30.12.22
martedì-mercoledì: ore 10/12
giovedì-venerdì: ore 11/18
[email protected]
www.zanzaraartecontemporanea.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

Scopri di più