XNL Aperto. Una grande alleanza tra tutti gli spazi che fanno arte a Piacenza

In sinergia con musei e istituzioni pubbliche e private, la città si apre a una serie di iniziative artistiche che disegnano un itinerario che dalla città si allarga fino alle valli: musei e gallerie in città e pure aziende agricole in campagna

Dalle rocche medievali ai palazzi storici, passando per spazi d’arte contemporanea più o meno nuovi: l’arte si estende sul territorio, per davvero. È con questa visione che il 23 settembre debutta a Piacenza la prima edizione di XNL Aperto, una manifestazione annuale e diffusa di arte contemporanea che spinge a una nuova fruizione del territorio urbano (e rurale!) attraverso l’arte. L’intento è quello di allargare la visione d’insieme sul contemporaneo – ampliando in parallelo anche pubblico e accessibilità – lavorando con il territorio e i suoi diversi attori: l’idea nasce infatti da una virtuosa collaborazione tra pubblico e soggetti privati legati al mondo dell’arte contemporanea, attivi a Piacenza e nel mondo.

L’INAUGURAZIONE DI XNL APERTO E LA PERSONALE DI FRANCESCO SIMETI

Coordinato da XNL Piacenza. Centro di arte contemporanea, cinema, teatro e musica e dalla sua direttrice artistica Paola Nicolin, il progetto inaugura (con l’aiuto degli studenti del Liceo Gioia, mediatori culturali per una sera) in concomitanza con l’apertura della mostra personale di Francesco Simeti (Palermo, 1968) come un limone lunare, curata dalla stessa Nicolin negli spazi di XNL Arte. Qui l’artista, che vive a New York, presenterà una nuova opera ideata appositamente per lo spazio della galleria, dove sarà visitabile fino al 29 gennaio 2023.
L’itinerario si snoda poi nel centro storico della città, tra spazi culturali nuovi e storici. Partecipano la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e l’adiacente spazio culturale RatHaus – coinvolte in un’apertura straordinaria -, poi Volumnia, la galleria sorta negli strabilianti spazi della chiesa sconsacrata di Sant’Agostino, che affianca a una selezione di design storico il progetto Quel che resta del presente di Gianluigi Colin a cura di Achille Bonito Oliva. Da Biffi Arte apre una antologica di Gustavo Foppiani con opere su tavola dagli anni Cinquanta agli Ottanta, a cura di Susanna Gualazzini, Enrico Mazzoni e Carlo Scagnelli, mentre al Complesso di Santa Chiara sarà visitabile la mostra Prospero Cravedi Fotografo. Tempi e volti di una comunità.

Ci si sposta infine fuori dalle mura, in campagna, incontrando proprio quel territorio che è fuori da Piacenza, e con questa iniziativa ne torna un po’ al centro. In località Campremoldo Sopra di Gragnano Trebbiense, trova posto infatti un progetto ecologico che coniuga natura, arte e tecnologia: è The Shit Museum, che nasce in un’azienda-museo posta all’interno di una rocca tardo medievale. Il museo offre la possibilità di conoscere il lavoro dell’artista David Tremlett (St. Austell, Cornovaglia, 1945), protagonista di una sequenza di interventi pittorici che alterano il contesto industriale in cui sono realizzati.

I PROGETTI TEMPORANEI DI XNL APERTO NEGLI EDIFICI STORICI DI PIACENZA

Due progetti temporanei vanno poi in scena in altrettanti edifici storici della città. Da una parte c’è il progetto nomade Fenestella, esperienza a metà tra arte e cultura vinicola a cura di un consorzio di gallerie private – Apalazzo gallery, Corvi-Mora, ED Gallery, greengrassi, galleria UNA – in collaborazione con i produttori vinicoli del territorio (Elena Pantaleoni di La Stoppa e Alberto Anguissola di Casé), che si sposterà in giro per Piacenza di anno in anno, e per il 2022 trova spazio nella corte interna del palazzo all’incrocio tra Largo Matteotti 10 e via Cavour 40. Qui verranno presentati una selezione di artisti, tra i quali Juha Pekka Matias Laakkonen (Helsinki, 1982), Thomas Berra (Desio, 1986), Candido Fior (San Martino di Lupari 1942 – 2021) e Alessio Tasca (Vicenza 1929 – Heilbron Germania 2020), Filippo Bisagni (Piacenza, 1989); poi un progetto speciale curato da Mistura Allison dedicato all’artista Jermay Michael Gabriel, la presentazione del progetto Alméi del regista Nicola Roda e la partecipazione della musicista Maddalena Scagnelli.

Montrasio Arte, in collaborazione con Galleria Zero, inaugura poi in via Nova 53 Alfabeto Bianco, progetto multidisciplinare ideato da Francesca e Ruggero Montrasio come uno spazio di antropologia urbana che guarda alla sostenibilità. Le mostre di apertura sono Dennis Oppenheim, a cura di Alberto Salvadori, Alex Ayed Riccardo Benassi a cura di Paolo Zani, e il programma proseguirà con la presentazione di una mostra all’anno e si svilupperà in forma di dialogo tra generazioni differenti con personaggi come Joseph Beuys, Gordon Matta Clark e Christo & Jeanne-Claude.

– Giulia Giaume

www.xnlpiacenza.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

Scopri di più