Aperto a Milano il nuovo spazio della Fondazione Elpis: mostre in una ex lavanderia ottocentesca
In via Orti, nel cuore del quartiere milanese di Porta Romana, la Fondazione apre la sua prima mostra dedicata all’arte contemporanea con un’idea espositiva che coinvolge 21 artisti provenienti da India, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka
Dal 29 ottobre 2022 apre al pubblico la nuova sede espositiva di Fondazione Elpis, costituita nel 2020 dall’imprenditrice e appassionata d’arte Marina Nissim e diretta da Bruno Barsanti. Il nuovo spazio milanese interamente dedicato all’arte contemporanea e alla promozione dei giovani artisti vuole ospitare mostre, laboratori interdisciplinari, installazioni site-specific e progetti curatoriali innovativi. Oltre che un public program che sfrutti i giardini e i terrazzi che di cui l’edificio dispone. L’idea è quella di creare uno spazio per l’arte che possa generare connessioni e dialoghi sempre nuovi. “Nel 2020 mi sono detta: facciamo qualcosa per Milano. E così tre anni fa ho acquistato questo spazio che, con l’architetto Giovanna Latis, abbiamo ristrutturato. Per me era molto importante restaurare qualcosa di storico e questo spazio mi sembrava perfetto” spiega Nissim che con questo progetto si iscrive nella serie di spazi d’arte privati aperti dalle grandi famiglie milanesi, dai Trussardi a Prada fino alla recentissima Fondazione Rovati. “Ho fatto un viaggio nel 2019 in India” continua Marina Nissim “dove ho avuto il primo contatto con l’associazione culturale HH Art Spaces a cui ho proposto di seguire la curatela per questa mostra. Insieme abbiamo avviato questo progetto che coinvolge giovani artisti e culture lontane per parlare di quelle che sono le grandi sfide di oggi, le tensioni sociali, l’immigrazione, i cambiamenti climatici, tutti quei grandi temi apparentemente lontani che ci toccano da vicino”.
FONDAZIONE ELPIS. LO SPAZIO ESPOSITIVO
La nuova sede di Fondazione Elpis si trova in Via Orti 25 a Milano, nello storico quartiere di Porta Romana. Si tratta di 800 mq che nel 1885 vengono costruiti come lavanderia industriale, un servizio d’aiuto al vicino istituto di ricovero per anziani oggi trasformato in grande progetto residenziale di Michele De Lucchi. Nella ex lavanderia invece l’architetto milanese Giovanna Latis si è occupata della riqualificazione e del restauro dell’edificio. La galleria si sviluppa su tre piani espositivi e poi lo spazio esterno e il terrazzo al piano superiore che puntano a favorire lo scambio e il dialogo intorno ai temi dell’arte. Il carattere industriale dell’edificio, i mattoni a vista e le capriate ottocentesche sono stati preservati al fine di creare una stretta connessione tra la storia e la contemporaneità. “Questo edificio era all’interno di un’area in trasformazione, un luogo molto amato dai milanesi perché centralissimo e da molto tempo vi era un’aspettativa, quella di capire cosa sarebbe successo qui. Quando Marina ha visto questo edificio in mezzo ad un cantiere pesante, ancora con scavi, ha avuto l’occhio e la capacità di dire: è bellissimo” spiega l’architetto Latis.
LA NUOVA FONDAZIONE ELPIS A MILANO. LA MOSTRA
HAZE. Contemporary Art From South Asia è la mostra che inaugura lo spazio espositivo della Fondazione. Curata dall’associazione culturale HH Art Spaces e da Mario D’Souza, la mostra racconta il lavoro di 21 artisti tra cui Bani Abidi (1971, Sri Lanka), Diptej Vernekar (1991, India), Pranay Dutta (1993, India), che indagano e si interrogano sul ruolo delle arti visive nella narrazione della crisi globale che stiamo vivendo. Gli artisti utilizzano diversi medium, dalla pittura, la performance, fino alle installazioni site-specific, per raccontare e riflettere sulle tematiche ecologiche, politiche e culturali del mondo. “Nebbia” e “regione” sono le parole chiave attorno a cui ruota l’intero progetto espositivo. Queste due parole vengono declinate secondo diversi livelli di interpretazione: dalla foschia allo smog, dalla regione come territorio d’indagine fino ad arrivare al concetto di spazio e di confine. “Per ora non sappiamo quante mostre all’anno faremo” spiega Marina Nissim “ci stiamo strutturando, stiamo creando il nostro team e siamo già in sei persone, intanto dobbiamo continuare il nostro progetto Una Boccata d’Arte che punta alla sua quarta edizione”.
Gloria Vergani
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati