Buon compleanno Castello Gamba: 10 anni d’arte moderna e contemporanea in Valle d’Aosta
Diventato vero e proprio polo artistico della Valle d'Aosta, il castello di Châtillon celebra la propria (ricca) storia e il proprio patrimonio con cinque giorni di eventi
Nel cuore della Val d’Aosta, c’è un castello che, a differenza degli altri di cui è punteggiata la valle, non offre solamente la propria bellezza ai turisti stagionali, ma che da dieci anni ha aperto una finestra su una grande collezione d’arte moderna e contemporanea. È il Castello Gamba di Châtillon, che il 27 ottobre festeggia la sua prima cifra tonda e ne approfitta per ricordare, con cinque giorni di eventi, la storia e il patrimonio che lo hanno reso il più rilevante Museo d’Arte Moderna e Contemporanea della regione.
LA STORIA DEL CASTELLO E DEL MUSEO GAMBA DI AOSTA
Il Castello nasce sulla balza rocciosa Crêt-de-Breil come dono del barone torinese Carlo Maurizio Gamba all’amata sposa Angélique Passerin d’Entrèves. Il progetto, affidato all’ingegnere torinese Carlo Saroldi, iniziò nel 1903 e fu concluso nel 1905: il castello era provvisto di tutti i comfort (incluso il primo ascensore della valle) e rispondeva nell’aspetto esterno a uno stile del primo Seicento, mentre il salone di ingresso rendeva omaggio al gusto neogotico del Castel Savoia di Gressoney. Deceduti entrambi gli sposi e la loro figlia in tenera età, il castello fu ereditato dai Passerin d’Entrèves, che nel 1982 lo vendettero alla Regione autonoma della Valle d’Aosta: questa, mediante un importante intervento di restauro, decise di trasformare l’edificio in sede museale e lo affidò alla Soprintendenza per i beni e le attività culturali della regione, che tra il 2022 e il 2005 ha realizzato sia lavori edili di restauro, elaborati dall’architetto Aldo Piccato dello Studio Piccato e Saltarelli di Aosta, sia un nuovo allestimento museale, su progetto degli architetti Roberto Pagliero e Salvatore Simonetti di Torino.
Il castello beneficia anche di un gigantesco parco, che su una superficie totale di oltre 50mila metri quadrati è un insieme armonioso di viali, rocce levigate dal ghiacciaio, prati e boschi. IIdeato dall’architetto paesaggista Giuseppe Roda, si tratta di un tipico parco “all’inglese”, caratterizzato da una forte connotazione naturalistica con oltre 150 alberi tra faggi, pini austriaci, abeti, cedri e querce.
LA COLLEZIONE DEL MUSEO GAMBA D’ARTE MODERNA E CONTAMPORANEA
La collezione qui esposta è stata costituita nell’arco di sessant’anni attraverso acquisizioni, donazioni e lasciti, e presenta la coesistenza di due filoni principali: la rappresentazione del paesaggio alpino e dei popoli della Valle – con opere che vanno da Turner e Juillerat a Ashton, Delleani, Bazzaro – e la partecipazione alla cultura artistica internazionale del ‘900, con lavori di grandi artisti come Manzù, Fontana, Casorati, De Pisis, Schifano e Rama. Il patrimonio del Museo conta oggi più di 1.200 opere fra pittura, scultura, grafica e fotografia, incluso un nucleo significativo di lavori dalla raccolta della SITAV, la società di gestione del Casino de la Vallée di Saint-Vincent, e le progressive acquisizioni di opere di giovani artisti valdostani. La raccolta ha beneficiato anche dalla partecipazione della regione alla XLIII Biennale di Venezia come sponsor ufficiale della sezione scultura e con un proprio padiglione ai Giardini, per la cui occasione furono eseguite dalla DeltaCogne di Verrès opere di grandi artisti italiani ed esteri in fusione a cera persa, molte delle quali sono entrate a fare parte del patrimonio regionale.
IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI DEL DECENNALE DEL CASTELLO GAMBA
Apre le danze del fitto programma (consultabile e prenotabile giorno per giorno a questo link), il 27 ottobre alle 18, la performance artistica The rise con Virna Vallerio e Lorenzo Barbera. Subito dopo verrà inaugurata la mostra Siamo venuti da troppo lontano per fermarci qui dell’artista valdostana Caterina Gobbi, a cura di Giovanna Manzotti, e seguiranno due performance dell’artista in collaborazione coi Trouveur Valdotèn e le guide alpine Anna Torretta e Giovanna Mongilardi. Il giorno seguente, alle 17, la riflessione a più voci L’Orbita della light art, un riferimento all’omonima grande installazione che dallo scorso luglio ‘abbraccia’ il castello. Il 29 ottobre, dalle 9.30 alle 13, alla Scuola alberghiera di Châtillon si terrà la tavola rotonda 10+10: il futuro del Castello Gamba, curata da Casa Testori, che dal 2018 al 2022 ha collaborato strettamente con il museo in cinque progetti espositivi ma soprattutto ha contribuito a presentare il progetto per il bando del PAC, alla cui vittoria è seguita proprio l’installazione dell’opera monumentale di Massimo Uberti.
Sabato è in programma dalle 15 alle 18 Château Miel, una serie visite guidate con degustazione di mieli locali, e, alle 21, al Centro Congressi di Saint-Vincent, chiuderà la giornata un dialogo su Lo stato dell’arte tra Moni Ovadia e Davide Mancini. Domenica 30 si terranno delle Art walk alle 11 (con Moni Ovadia) e alle 15 (con Marco Jaccond), mentre alle 15.30, presso le Scuderie del castello, lo spettacolo 100% Paccottiglia di circo non-contemporaneo.
Giulia Giaume
https://www.castellogamba.vda.it/
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