Tutta la forza del colore nella mostra di Luca Macauda a Trento
Oscilla fra quiete e caos la pittura di Luca Macauda, protagonista alla Paolo Maria Deanesi Gallery di Trento con una mostra di lavori dal grande impatto visivo
Sette dipinti di grande formato e un piccolo ciclo di lavori su carta vetrata realizzati con pigmenti e pastelli, una particolarità difficile da incontrare in opere di artisti contemporanei. Sono queste le opere che compongono la mostra Iperchroma di Luca Macauda (Modica, 1979) alla Paolo Maria Deanesi Gallery di Trento, create appositamente durante l’anno in corso.
Una ricerca sul colore inteso come pigmento che, steso sulla tela grazie ai pastelli, acquista una valenza molto forte. La percezione visiva di questi colori puri influenza l’intera sfera sensoriale in maniera quasi ipnotica e contemplativa. L’immagine diventa pensiero e produce una sorta di attività mentale senza fine.
LA MOSTRA DI LUCA MACAUDA A TRENTO
Se l’iper del titolo si riferisce “alla qualità cromatica, al timbro delle opere”, chroma “rimanda al colore inteso come pigmento” e genera una netta tensione percettiva. È l’uso dei pastelli a movimentare l’opera: il colore implode dolcemente sulla tela creando un effetto visivo avvolgente e stimolante.
Se alcune opere hanno una loro uniformità cromatica, altre presentano sovrapposizioni segniche apparentemente senza fine. La superficie della tela non è solo puro spazio dipinto, ma diventa paesaggio, oscillando tra quiete e caos fino al momento in cui la tensione si placa.
Claudio Cucco
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