Solitudine, luce e apocalisse. La mostra di María Berrío a Venezia
Affronta i temi urgenti del presente – dall’ecologia alla politica – l’artista colombiana María Berrío, in mostra alla galleria Victoria Miro di Venezia con i suoi collage realizzati a partire da stratti di carta giapponese
Un nuovo ciclo di opere, quello dell’artista colombiana María Berrío (1982), compone la mostra The Land of the Sun alla galleria Victoria Miro di Venezia, dove le suggestive narrazioni, soprattutto in grande formato, sfruttano come soggetti principali donne e bambini per affrontare angoscianti tematiche contemporanee.
LA MOSTRA DI MARÍA BERRÍO A VENEZIA
Paesaggi desolati, silenzi assordanti e una solitudine inquietante: queste le percezioni immediate che l’artista vuole riportare nei suoi lavori estremamente luminosi e carichi di colori avvolgenti, ma al contempo disorientanti. Così María Berrío riflette su quella realtà che sembra spezzarsi sempre più rapidamente e nella quale si è perso ogni punto di riferimento, dando l’immersiva sensazione di perdersi fra i collage di carta delle sue opere, che ora infrangono la luce, ora mostrano l’insicurezza dei soggetti.
LE OPERE DI MARÍA BERRÍO IN MOSTRA ALLA GALLERIA VICTORIA MIRO
Forme geometriche ricavate dal collage di carta giapponese ricreano ombre, luci e volumi che comunicano visivamente la realtà frammentata in cui viene raffigurata una donna ancora fanciulla, persa fra vedute idealmente apocalittiche che suggeriscono uno stato di solitudine asfissiante. È questa l’accurata cifra stilistica dell’artista, attenta alle questioni ambientali e politiche che ci circondano e che si sgretolano a vista d’occhio. Ciò che rimane è il soggetto, ognuno di noi, l’unico elemento realmente dipinto sulla tela, a indicare visivamente ciò che perdura, fronteggiando un viaggio che conduce in direzione dell’estinzione umana.
Mario Bronzino
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