Inquietudine e preveggenza nella mostra di Nicola Bolla a Torino

Nei nuovi spazi di Paratissima alla Cavallerizza di Torino va in scena la mostra dedicata agli ultimi 25 anni di attività dell'artista Nicola Bolla. Affiancando alle sculture più famose una serie di opere pittoriche poco conosciute

In forte dialogo con gli spazi storici del Galoppatoio e delle Scuderie Reali della Cavallerizza di Torino, la mostra di Nicola Bolla (Saluzzo, 1963) rileva le sfumature concettuali e stilistiche celate al di là del suo repertorio più noto.
L’ipotesi critica ed espositiva di Nicola Davide Angerame ravvisa in Bolla la fisionomia di un artista “senza titolo”, una figura caleidoscopica e singolare ancora tutta da scoprire.
Rifiutando ogni convenzione, la mostra presenta al pubblico la copiosa opera pittorica di Bolla, sconosciuta ai più, mettendola in relazione con le sue sculture più iconiche (le serie Vanitas e Playing cards) e altre più recenti e inedite.

Nicola Bolla. Senza Titolo!. Exhibition view at Cavallerizza, Torino 2022. Photo Vincenzo Parlati

Nicola Bolla. Senza Titolo!. Exhibition view at Cavallerizza, Torino 2022. Photo Vincenzo Parlati

LA MOSTRA DI NICOLA BOLLA A TORINO

Legati da un coerente tessuto poetico, i lavori dell’artista di Saluzzo rielaborano estetiche e iconografie del passato. Dal gusto per il lusso e la decorazione barocca al fascino per l’insolito e il curioso, le sculture e le installazioni in mostra rievocano l’immaginario delle Wunderkammer cinquecentesche, arricchendolo di nuove chimere e mirabilia contemporanee.
L’universo sfavillante di Bolla si compone di una polifonia di simboli e visioni solo apparentemente ludiche e scanzonate. Dietro alle seduzioni di una superficie smaccatamente mondana, coronata dagli emblemi della futilità e densa di satura opulenza, si riverberano le ombre di un perturbante vaticinio. Dalle forme dei funghi atomici, dalle bandiere ammainate, dalle ossa inermi e incastonate di zirconi emerge un assordante senso di inquietudine. Davanti agli eventi tragici degli ultimi mesi le reliquie profane di Bolla assumono oggi il senso di una infausta preveggenza.

Barbara Ruperti

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Barbara Ruperti

Barbara Ruperti

Barbara Ruperti (Conegliano, 1994) è una curatrice indipendente e critica d’arte attiva a Torino. Co-founder e presidentessa dell’associazione culturale Ghëddo. Dopo un percorso accademico a Torino nell’ambito della comunicazione e della valorizzazione dell’arte contemporanea, si sposta all’Università per un percorso…

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