Gli ambientalisti attaccano un’auto customizzata di Andy Warhol a Milano: il video

Gli attivisti di Ultima Generazione, già dietro a dimostrazioni come quella a Palazzo Bonaparte durante la mostra di Van Gogh, hanno lanciato della farina sull'opera esposta alla Fabbrica del Vapore senza protezioni

Eos, Martina, Maria Letizia, Alessandro: questi gli attivisti di Ultima Generazione che hanno fatto l’ultima dimostrazione ecologista alla Fabbrica del Vapore di Milano in occasione della mostra Andy Wahrol. La Pubblicità della Forma. Sulla scia delle azioni che hanno coinvolto gli ambientalisti di mezza Europa, hanno ricoperto di farina un’automobile customizzata da Andy Warhol, senza protezioni, gridando: “Bisogna occuparsi di questa cosa: è una questione di bene comune, della nostra società” e sostenendo come ora l’opera lanci “un nuovo messaggio”. “Ci saranno migrazioni ovunque, abbiamo perso un quarto del nostro raccolto, non ci sarà più cibo e acqua, c’è un collasso ecologico e climatico in corso, hanno aggiunto. Nelle sale del museo, poco dopo l’azione, ha avuto inizio una sorta di dibattito politico tra i presenti.

L’ATTACCO DEGLI AMBIENTALISTI ALL’AUTO CUSTOMIZZATA DI ANDY WARHOL

Gli attivisti di Ultima Generazione, costola italiana di Extinction Rebellion, erano già saliti all’onore della cronaca per dimostrazioni come quella realizzata contro Il seminatore di Vincent Van Gogh esposto a Palazzo Bonaparte. Prima dell’azione, come registrato da Artribune in tempo reale, avevano dichiarato le motivazioni dell’aggressione: “Sono qui perché sono terrorizzata e sento l’imperativo morale di fare qualcosa. C’è un collasso ecologico e climatico in corso, i nostri governi non se ne sono occupati negli ultimi 30 anni e io non so più cosa fare per portare attenzione su quello che sarà un disastro per tutta la nostra società“, dice una attivista. “Finché loro non lo faranno, noi continueremo ad agire con atti di disobbedienza civile e non violenza, e invitiamo tutte le persone che sanno che c’è una crisi ecologica in corso a unirsi a noi“.

LA MOSTRA DI ANDY WARHOL ALLA FABBRICA DEL VAPORE

La mostra Andy Wahrol. La Pubblicità della Forma aveva inaugurato alla Fabbrica del Vapore lo scorso 22 ottobre 2022, riproponendo il maestro della pop art dopo un’assenza di 10 anni da Milano. L’esposizione, aperta fino al 23 marzo 2023 e curata da Achille Bonito Oliva con la collaborazione di Edoardo Falcioni, mira a ricostruire con oltre 300 opere i diversi periodi storici in cui l’artista, attraverso la sua rivoluzione, è stato in grado di innovare la storia dell’arte del Novecento, cimentandosi nella moda, nella musica e nell’imprenditoria. Tra dipinti originali e serigrafie storiche – non potevano mancare la mitica Campbell’s Soup e il ritratto di Marilyn Monroe – sono inclusi anche disegni, fotografie e cimeli unici, come le cover originali disegnate e autografate da Warhol.

LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO SANGIULIANO SULL’ATTACCO A WARHOL

“Non è più sopportabile l’oltraggio perpetrato ai danni del patrimonio culturale nel nome di un presunto ideale ambientalista. A Milano si è assistito all’ennesimo sfregio che segue di pochi giorni l’imbrattamento del “Seminatore” di Van Gogh alla mostra in corso a Roma a Palazzo Bonaparte, dove mi sono immediatamente recato per constatare i danni subiti e condannare l’episodio. Gli artisti con il loro ingegno hanno prodotto arte sublime, in grado di elevare le coscienze. Chi li svilisce in questo modo è evidentemente privo di spirito e di intelletto e non comprende che i musei sono i custodi della nostra identità e della nostra stessa anima”, ha commentato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Per poi aggiungere a freddo, qualche giorno dopo: “I continui attacchi e oltraggi che sempre più spesso avvengono a danno del nostro patrimonio artistico e culturale impongono di ripensare e rinforzare i livelli di protezione a loro presidio. La violenza insensata e gratuita che prende di mira i quadri, le installazioni, le opere e le strutture dei nostri musei e gallerie spinge a prendere immediati provvedimenti, a partire dalla copertura con il vetro di tutti i dipinti. Considerato l’ingente patrimonio da proteggere, di conseguenza l’intervento rappresenterà un costo notevole per le casse del Ministero e dell’intera nazione e che, purtroppo, non potrà che prevedere un aumento del costo del biglietto d’ingresso. Anche questa volta, l’oltraggio di pochi violenti rischia di ricadere sugli italiani e, in particolare, su coloro che vorranno andare a vedere una bella mostra”.

Giulia Giaume

www.fabbricadelvapore.org

Articolo aggiornato il 20 novembre 2022.

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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